CATIGNANO (PE) – CHIESA DI SANTA IRENE / Il simbolo del “sandalo” sarebbe una conferma del loro cammino di fede, rigorosamente a piedi. Sullo stesso lato, anch’esso inciso, anche se un po’ debole nei tratti, è visibile un “Fiore della Vita”, un fiore a sei petali circoscritto in una circonferenza, simbolo antichissimo denominato anche “Sesto giorno della Genesi” a richiamo della Creazione e del suo completamento.

SANDALI DEI PELLEGRINI, FIORI DELLA VITA E TRIPLICI CINTE


ARTICOLO E FOTOGRAFIE
 / Fabio Ponzo

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CATEGORIE

Provincia di Pescara
OGGETTI MISTERIOSI (pietre)
SIMBOLI: FIORE DELLA VITA
TRIPLICE CINTA
UOMO (sandali del pellegrino – mascheroni) Sesso e amore

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I capitoli di questa scheda sono:
L’antica chiesa di Santa Irene
I tre fori e le pietre trafugate
Sandali dei pellegrini, Fiori della Vita e Triplici cinte
I mascheroni a guardia dell’abside

L’antica chiesa di Santa Irene


A poca distanza da Catignano, in luogo particolarmente tranquillo e soleggiato, sorge la chiesa medievale di Santa Irene. Fu a Lei dedicata a gran voce dal popolo, dopo che le spoglie della santa, Vergine e Martire, furono recuperate dalle catacombe di Priscilla a Roma e trasferite in questa località.

Della struttura originale, realizzata dai frati benedettini, molto probabilmente tra l’XI e il XII secolo e ancor prima dai Cistercensi, rimangono poche tracce all’interno delle tre navate.

I tre fori e le pietre trafugate


A prima vista l’edificio ci appare semplice e lineare, preceduto da un grande piazzale e affiancato dal convento dei frati Cappuccini. Il portale centrale è ancora quello originale perchè non modificato dal restauro che ha interessato invece l’interno. Ponendo lo sguardo sulla lunetta che sormonta l’entrata, si nota un bassorilievo di Sant’Anna con Maria Bambina; alle quali figure fu probabilmente dedicata originariamente la chiesa, in onore alla “Natività di Maria Santissima”.

La particolarità di questa scultura è la presenza di tre fori che emergono rispettivamente dalla fronte di Sant’Anna, dal petto di Maria Bambina e dai piedi di entrambe. Originariamente incastonati in questi fori, secondo fonti storiche, c’erano pietre preziose come a voler trasmettere una certa sacralità, dato che le pietre brillavano a contatto con il sole ottenendo così luce propria arricchendo le statue di una illuminazione “viva”.

L’interpretazione delle pietre potrebbe essere la seguente: sulla fronte di Sant’Anna, la lungimiranza rappresentata dall’occhio onniveggente; sul petto di Maria Bambina, la coscienza e lo spirito; ai loro piedi invece, la materia, la vita terrena. Dio e la Terra sarebbero collegati attraverso Maria, la sua anima pura e incontaminata. Tre differenti pietre purtroppo trafugate e mai ritrovate.

Sandali dei pellegrini, Fiori della Vita e Triplici cinte


Allontanando lo sguardo dalla lunetta verso i lati dello stesso portale centrale, si possono notare segni e simboli antichi molto importanti; che adesso andremo a esaminare nel dettaglio.
Sul lato interno sinistro compaiono, incisi nella pietra, ben quattro “Sandali del Pellegrino” un simbolo cristiano importantissimo, fortunatamente ancora visibile nonostante il logorio della materia nel tempo. La leggenda o la storia vuole che queste incisioni fossero una sorta di “firma” del pellegrino una volta giunto in loco a svolgere funzioni religiose.


“Sandali del Pellegrino”


“Sandali del Pellegrino”

Il simbolo del “sandalo” sarebbe una conferma del loro cammino di fede, rigorosamente a piedi. Sullo stesso lato, anch’esso inciso, anche se un po’ debole nei tratti, è visibile un “Fiore della Vita”, un fiore a sei petali circoscritto in una circonferenza, simbolo antichissimo denominato anche “Sesto giorno della Genesi” a richiamo della Creazione e del suo completamento.


Fiore della Vita


Fiore della Vita

Sempre sul lato sinistro ma stavolta riguardante la facciata, troviamo un altro “Fiore della Vita” (stavolta un più visibile del precedente), e sotto di esso alcuni enigmatici graffiti, posti in modo da far ricordare un altro simbolo ancor più antico, la “Triplice Cinta”; un incastro di quadrati dal più grande al più piccolo e attraversati da quattro linee, una per ogni lato. Un incisione ancora oggi misteriosa, che però risale fin dalla notte dei tempi, presente in Italia e in tutto il mondo, un simbolo molto caro ai Templari con il quale evidenziavano un luogo sacro e ad alta carica energetica, emergente dal sottosuolo. Certo occorre esaminarla nel dettaglio per accertarsene con sicurezza.


Triplice cinta


probabile Triplice cinta

Nel lato destro interno al portale sono incisi altri due “Sandali del Pellegrino”, a testimonianza che il luogo era molto frequentato dai fedeli.
Entrando all’interno della chiesa e dopo un attenta visualizzazione delle mura, si può scorgere un’altra strana incisione su pietra, ancora una volta ci ricorda la “Triplice Cinta”, in questo caso sono forse più visibili i segni ed è più identificabile.


“Sandali del Pellegrino”

Proseguendo la visita, ci si accorge quanto l’edificio sia stato restaurato intorno al XIX secolo con delle forme ispirate al periodo neoclassico; tanto è vero che non si trovano più simboli o incisioni particolari che possano richiamare l’attenzione.

I mascheroni a guardia dell’abside


Spostandoci verso il chiostro, si possono incontrare alcuni curiosi tavolini in pietra a forma circolare, che sanno riportare alla memoria la tavola rotonda di Re Artù, una pura e sana fantasia non fa mai male.

Costeggiando l’edificio all’esterno verso il retro della chiesa e alla sua parte absidale, spiccano all’occhio mascheroni in pietra che ornano la parte alta dell’abside centrale, volti umani e di animali, inquietanti figure che sono lì a osservare curiosi e fedeli, eterni guardiani per intimorire colui che non crede, al mistero o alla fede.


Fabio Ponzo con i parroci della Chiesa di Santa Irene

E’ stata realizzata una brochure che verrà distribuita a scopo culturale
ai visitatori dell’abbazia e un’articolo
sulla rivista nazionale
“Il Cooperatore Amigoniano”

INFO UTILI
Dall’autostrada Adriatica A14 (da nord: in direzione di Ancona; da sud: in direzione Pescara), seguire la direzione Pescara Ovest/Chieti, A 24 per L’Aquila, A 25 per Roma, SS 81 direzione Penne, svoltare sulla SS 602 e percorrerla fino a Catignano.

ISTITUTO TERZIARI CAPPUCCINI DELL’ADDOLORATA

C/da Grotte Cappuccini, 7 –
65011 CATIGNANO (PE)
Tel./fax: 085 841415
Indirizzo E-mail: info@conventosantairene.it

(c) articolo e fotografie di Fabio Ponzoprometeo82magicstar@live.it