Albano di Lucania (PZ) – La Seggia del Diavolo
La “Sedia del Diavolo” è una panchina scavata in un grande monolito che, vista frontalmente,
sembra il busto di un essere demoniaco completo di capo e copricapo.

Girifalco (CZ)
Secondo l’immaginario collettivo, la fontana di Carlo Pacino sarebbe stata costruita dal Demonio
in una sola notte. Sul primo gradino si nota la “firma” dell’artefice: una zampata caprina.

Melito Porto Salvo, fraz. Pentidattilo (RC)
Nel chiarore dell’aurora le rocce si tingono di rosso, assumendo la forma di una mano.
Si narra che, nelle sere d’inverno, si sentano ancora le urla di rabbia e dolore del marchese.

Tora e Piccilli (CE), fraz. Foresta – Parco regionale di Roccamonfina
Secondo l’antica leggenda le misteriose impronte sulla lava sarebbero le orme del Diavolo,
emerse dal terreno dopo le piogge.

Ferrara – Il Duomo di San Giorgio
Due cortei scolpiti sembrano dirigersi verso le lunette laterali, interpretate come porte dell’aldilà:
a destra l’Inferno, a sinistra un esito differente…

Ferrara – Chiesa di San Domenico
Sul pilastro sono visibili i presunti segni delle unghie del diavolo, che avrebbe colpito la pietra con furia.
Bobbio (PC) – Ponte Vecchio
La leggenda narra che il Diavolo costruì il ponte in una notte in cambio della prima anima
che lo avrebbe attraversato.

Ravarano (PR)
Le tracce sulle rocce sarebbero i segni lasciati dal diavolo in fuga dopo aver visto una croce
mostrata da un eremita.
Castelnuovo nè Monti (RE) – La Pietra di Bismantova
Si racconta di sabba infernali sulla cima e di apparizioni del demonio durante riti di magia nera.

Sesto al Reghena (PN) – Chiesa di S.Maria in Sylvis
Una terrificante scena infernale, descritta nei dettagli, mostra le pene dei dannati in contrasto
con lo sguardo del Paradiso.

Bassiano (LT) – Selva Oscura, Grotta del Crocifisso
Nel dipinto di Cristo benedicente il piede mostra sei dita, particolare che ha alimentato leggende
e letture simboliche.

Ripi (FR)
Il torchio del Pozzo delle Anime fu usato fino al 1733 per riti luciferini di una setta satanica locale.
Roma – Basilica di Santa Sabina
Una pietra sarebbe stata scagliata da Satana contro Domenico di Guzman: vi si notano ancora i fori
delle dita fiammeggianti del diavolo.

Roma – Monumento di Elio Callisto
Dopo il crollo parziale, la struttura ha assunto l’aspetto di una gigantesca sedia,
ribattezzata “Sedia del diavolo”.

Veroli (FR) – La Rocca
Le mura poligonali sarebbero opera dei diavoli e nasconderebbero tesori accessibili
solo a chi possiede il leggendario “libro del comando”.

Vobbia (GE) – Ponte di Zan
La leggenda narra che il diavolo lo costruì in cambio della prima anima che lo avrebbe attraversato.

Manerba del Garda (BS) – Chiesa di San Sivino
Sul muro esterno si intravvede il segno di un macabro patto con il diavolo.

Rezzato (BS) – Il bosco
Nascosto nel bosco un enigmatico manufatto di pietra, chiamato “Diaol” o “mostasù”,
osserva i passanti da secoli.
Bellano (LC) – L’Orrido
Una torretta decorata con figure mefistofeliche e capri con coda di pesce ha alimentato
la fama di “casa del diavolo”.

Torba (VA) – Monastero di Torba
Nella torre campanaria resta una figura mefistofelica e l’enigmatico nome “Gioachino”.

Lanzo Torinese (TO)
L’impronta dello zoccolo del diavolo e le “ramin del Diau” ricordano la notte infernale della costruzione.

Livorno Ferraris (VC) – S. Maria Assunta
L’apparizione mariana alla bimba muta e i disturbi del diavolo durante i lavori hanno lasciato
un segno leggendario nel luogo.

Lucedio, Trino Vercellese (VC)
Le note dello spartito, suonate al contrario, evocherebbero il Diavolo intrappolato nei sotterranei
dell’abbazia.

San Severo (FG) – Chiesa di San Severino Abate
Nella cornice marcapiano del campanile è scolpita una testa cornuta di forte valenza simbolica.

Gairo Vecchio (OG)
L’enorme “tappo” roccioso sarebbe l’accesso all’inferno, da cui diavoli e streghe emergono al chiaro di luna.

Borgo a Mozzano (LU)
La struttura ardita e irregolare fece nascere la leggenda che fosse opera del diavolo.

Pisa – Duomo
Una lastra di marmo presenta 150 piccoli fori, ritenuti le unghiate del diavolo nel tentativo di fermare i lavori.
Pescia, fraz. Castelvecchio (PT) – Pieve di Castelvecchio
La leggenda parla di un maestro muratore caduto per mano del demonio, ricordato dalle figure mostruose incise.

Carmignano (PO) – Bosco di Pietramarina
L’area sacra detta “Sasso del diavolo” fu così rinominata in epoca cristiana per esorcizzare
la sua antica valenza pagana.
Perugia – Basilica di San Pietro
Nel gioco visivo tra S. Benedetto, sole e luna, emerge una figura demoniaca visibile ai fedeli durante la Messa.
Assisi (PG) – Basilica superiore di San Francesco
Un piccolo diavolo nascosto da Giotto riapre il tema dei giochi di potere e dei simboli celati.

Spoleto (PG) – Chiesa di S. Pietro
L’empio è affidato ai diavoli che lo gettano in una pentola ardente, potente monito figurato sul destino delle anime.