Chiesa di San Pietro sotto la Rocca, Garda (VR) / In questa chiesa si dovevano celebrare delle nozze in gran segreto di Dorina e un pescatore talmente povero da non conoscerne ad oggi neppure il nome.

I FANTASMI DEL LAGO

ARTICOLO E FOTOGRAFIE / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu

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Chiesa di S. Pietro sotto la Rocca

In questa chiesa si dovevano celebrare delle nozze in gran segreto di Dorina e un pescatore talmente povero da non conoscerne ad oggi neppure il nome. I due ragazzi si amarono ma il padre di lei, di famiglia molto ricca, contrastava animosamente questa unione. I due innamorati non demorsero e trovarono aiuto in un eremita che viveva nella chiesetta di S.Pietro sotto la Rocca che, dopo aver subito compreso il loro tormento, decise di aiutarli sposandoli segretamente. Gli disse che avrebbe celebrato le nozze nella notte e, per aiutarli a trovare la via, avrebbe acceso un cero sul davanzale della chiesa.
Nella notte prestabilita il pescatore andò a prendere Dorina nei pressi di casa sua, così in barca non avrebbero sicuramente lasciato alcuna traccia ed avrebbero potuto allontanarsi senza la paura di essere seguiti. Ma il fato non li aiutò e, nell’oscurità più assoluta, sentirono la barca sempre meno stabile per via del forte vento proveniente dal Monte Luppia che iniziò a farli agitare.

La barca si alzava sempre di più, divenne ingovernabile, fino a che venne ribaltata violentemente. Triste fu la fine di questi due giovani che morirono tra le braccia del lago. L’eremita che li stava attendendo, vedendo l’ingrossarsi del lago, temette il peggio.
Purtroppo la mattina dopo trovò i due corpi a riva senza vita e, dopo averli benedetti a Dio, cristianamente li seppellì e accese una fiaccola accanto alla chiesa. Si dice che in alcune notti, quando il lago è agitato, gli spiriti dei due amanti vaghino sulle onde alla ricerca della fiaccola che, come la luce di un faro, li conduca alla chiesetta dove finalmente si sarebbero potuti sposare.
Anche questa novella, come quella di Romeo e Giulietta, riguarda un amore infelice per via delle ostilità familiari, con la stessa tragica fine. Forse un tempo si cercava di contrastare questo problema, da sempre diffuso nella storia e forse un po’ presente anche ai giorni nostri, con novelle che finivano drammaticamente, come fossero di protesta per sensibilizzare famiglie ottuse e troppo arriviste nei confronti dei propri figli. Queste vicende divenivano quasi un monito per affermare che contrastare l’amore vero non portava alla felicità di nessuno, nè dei ragazzi malvoluti dalle famiglie, nè dei genitori stessi che la maggior parte delle volte perdevano i propri ragazzi!