LUOGO: Vico Pancellorum (LU) – pieve di S. Paolo / Questo piccolo ed isolato borgo, frazione di Bagni di Lucca, nasconde un angolo davvero misterioso.

LA MISTERIOSA SEQUENZA DEL PORTALE


ARTICOLO E FOTOGRAFIE
 / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu

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Provincia di Lucca
Albero della Vita
Cavalieri
Scacchiera

 

La misteriosa sequenza del portale

Questo piccolo ed isolato borgo, frazione di Bagni di Lucca, nasconde un angolo davvero misterioso. Qui è possibile incontrare la Chiesa di S. Paolo Apostolo, edificata nell’anno 873 circa, sulla cui facciata emergono una serie di simboli molto antichi e di strana disposizione.

Da sinistra verso destra sono ben visibili Gesù crocifisso, un albero della vita molto elaborato, un cavaliere con in mano una spada, una scacchiera e una madonna con bambino.

Perché questo cavaliere è stato cancellato?

La particolarità è che tutte queste immagini sono in bassorilievo ancora perfettamente visibili, mentre la figura che dovrebbe essere il cavaliere con la spada risulta scalpellato via, il perché è ad oggi ancora ignoto.

Una scrittura a immagini?

Crocifisso, albero della vita, cavaliere, scacchiera, Madonna in trono; tutti elementi che in sequenza presuppongono una sorta di scrittura a immagini, di messaggio, essendo posizionati uno in seguito all’altro, in maniera poco armonica e dunque non decorativa. Sembra un rebus a immagini la cui frase è formata dal susseguirsi di queste figure, un messaggio ancora non interpretato anche se intuibile come ipotetico messaggio esoterico.

La simbologia della scacchiera

L’elemento padrone resta comunque la scacchiera, essa rappresenta una tra le prime scacchiere in Italia, essendo la stessa chiesa dell’anno Mille. Porta in sè un profondo valore simbolico dato che il gioco veniva spesso utilizzato come metafora dell’eterna lotta del bene contro il male.
Il Re rappresenta l’elemento maschile del cielo e del fuoco del sole, ed anche per questo si muove con mosse limitate, perché è l’ordine e la legge per eccellenza.
La Regina è l’elemento femminile lunare visto nella Madre Terra e nell’acqua che sa muoversi in ogni direzione.
La Torre è Saturno si muove definendo un quadrato rappresentando il potere temporale.
L’Alfiere è Giove si muove definendo un triangolo rappresentando il potere spirituale.

Il Cavallo è Marte, si muove con un salto improvviso, rappresentando il salto intuitivo dell’iniziato.
Il Pedone infine è l’uomo che percorre la scacchiera con piccoli umili passi, ma, nel caso riesca ad arrivare senza soccombere alla fine del campo di gioco superando tutti gli ostacoli, potrà ottenere il potere assoluto della Madre Terra, un percorso iniziatico che porta alla trasformazione alchemica di se stesso come uomo in Regina come Dea che può andare ovunque, il ritorno al Femminino sacro universale. Ma questo solo per l’unico pedone in tutta la scacchiera che riuscirà nell’intento.

Infine la scacchiera riporta sempre il concetto di bianco e nero, di dualismo del mondo conosciuto di positivo e negativo, maschile e femminile, luce e tenebre, ma soprattutto di eterna lotta del Bene contro il Male rappresentato dal gioco stesso.

Non a caso raramente interviene la fortuna, come accade in molti giochi dove vi è spesso l’elemento del caso, ma negli scacchi vince il più astuto e intelligente giocatore. Colui che sa vedere “oltre” che sa intuire le mosse dell’avversario che sa costruire una attenta strategia. L’eterna lotta tra luce ed ombra ove viene messo in gioco il cosmo intero.

Inoltre i quadrati sono 64 il numero della realizzazione dell’unità cosmica.

La scacchiera era un simbolo legato ai cavalieri Templari, perché in sé portava il significato del cavaliere stesso. L’intero gioco era un’unica ricerca del Graal, si doveva combattere contro forze oscure e affrontare astute prove. Molti edifici sacri legati ai Templari riportano ancora oggi l’elemento del bianco e del nero, in alcuni simboli e negli stessi pavimenti con piastrelle bianche e nere alternate, enormi scacchiere sui quali si camminava come pedoni umani.

La storia della Pieve

La Chiesa viene ricordata dall’873, è di impianto basilicale a tre navate spartite da arcate su pilastri sormontati da capitelli con decorazioni fortemente geometrizzate.

Sul fianco destro si erge la torre campanaria. Nella semplice facciata il portale è sormontato da un architrave che reca incisi motivi simbolici e da un archivolto a tutto sesto composto da cunei alternati di pietra bicroma. La parete sopraelevata della navata maggiore comprende una serie di archetti separati da sottili lesene e impostati su mensole variamente scolpite.

Tra le opere, una statua lignea di San paolo (XV sec.), un Crocifisso in legno scolpito (XV sec.), un’acquasantiera in marmo (1551) e i resti di un affresco con figure di Apostoli (XVI sec.).