ISOLA DI TAVOLARA (OT) / Nonostante possa sembrare un luogo selvaggio e disabitato, Tavolara ha una misteriosa stirpe reale con tanto di blasone e con la residenza di Casa Bertoleoni, presente nello Spalmatore di Terra

IL PIU’ PICCOLO REGNO DEL MONDO E LE CAPRE DAI DENTI D’ORO


ARTICOLO E FOTOGRAFIE
 / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu

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Provincia di Olbia
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INFO UTILI

• Tavolara è a soli 10 minuti di barca da Porto San Paolo, 13 km a sud di Olbia, un villaggio sorto attorno al nucleo di abitazioni costituito dagli abitanti di Tavolara, dopo l’abbandono dell’isola per la costruzione della base Nato. Qui, dal porticciolo dove attraccano anche le vedette militari, partono nella bella stagione, a tutte le ore, i traghetti che portano alla grande spiaggia di Spalmatore di Terra e quelli che consentono gite turistiche attorno alle isole (per informazioni 0789 40022).

Nonostante possa sembrare un luogo selvaggio e disabitato, Tavolara ha una misteriosa stirpe reale con tanto di blasone e con la residenza di Casa Bertoleoni, presente nello Spalmatore di Terra (una lingua di terra pianeggiante a forma di mezza luna). L’origine di questa regalità ha dell’incredibile. Un tale Giuseppe Bertoleoni decise di lasciare l’isola della Maddalena e la sua famiglia per andare nell’isola di Tavolara per prendersi un fazzoletto di terra e coltivarla (dopotutto era disabitata). Si costruì una modesta casa nella zona dello Spalmatore di Terra, ma con tutti i conforti per una vita autosufficiente, forno ovile e orto, compresa una piccola cinta muraria “difensiva”, nonostante fosse l’unico abitante dell’isola.

Ma ciò che fece la differenza furono una serie di colpi di fortuna. Nel 1815 Gioacchino Murat, re di Napoli, durante un Viaggio in Sardegna fu sorpreso da una tempesta che lo scaraventò sull’isola dove fu salvato da Bertoleoni che lo accolse con tutti gli onori. Il re di Napoli non si dimenticò mai di lui e narrò spesso di aver incontrato e soprattutto di esser salvato dal “Signore di Tavolara”.

Tavolara veniva raccontata con un aura favolistica, anche perché era abitata dalle mitiche “capre dai denti d’oro”. Questi animali avevano effettivamente i denti gialli fatto però dovuto all’alimentazione di una particolare specie di foglie che si trovava solo in quella zona della Sardegna.

In seguito nel 1836 Carlo Alberto di Savoia, re di Piemonte e di Sardegna, affascinato da questi racconti si recò sull’isola di Tavolara per cercare le mitiche capre dai denti d’oro. Invece dei mitici animali gli si presentò il signor Bertoleoni come re di Tavolara e lo accolse a sua volta con grande rispetto e regalità. Il luogo era talmente affascinante e paradisiaco che, già che c’era, non poté resistere nel soggiornarvi una settimana promettendogli che lo avrebbe nominato ufficialmente sovrano dell’isola regalandogli in pegno un orologio d’oro.
Mantenne la promessa e al suo ritorno nominò ufficialmente re di Tavolara con tanto di carta protocollare depositata alla Prefettura di Sassari, quest’uomo di umili origini che viveva accanto ad animali unici al mondo.


Famiglia Bertoleoni

Il figlio di Giuseppe Bertoleoni, Paolo fu così “costretto” a inserire sulla facciata della casa lo stemma di Paolo I re di Tavolara, organizzando l’isola come autentico “stato”. Sposò una donna sarda, Italia Murru, che divenne “regina” e che gli diede un figlio, Carlo I, che ricevette, verso la fine dell’Ottocento, la visita ufficiale della regina Vittoria del Regno Unito riconoscendo il Regno di Tavolara.

Ad oggi a Buckingham Palace, nel salone dove sono custoditi gli stemmi di tutti i regni del mondo, vi è anche quello di Tavolara, con la dicitura: «La famiglia reale di Tavolara, nel golfo di Terranova Pausania, il più piccolo regno del mondo».

Ad oggi è possibile visitare il cimitero dove sono presenti tombe sormontate da una corona, compresa la Tomba del Re di Tavolara.