IL TEMPIO DI ISIS

Tempio Malatestiano, Rimini
In questo periodo in cui si parla tanto di Isis mi sono imbattuta nel Tempio malatestiano per il quale sto scrivendo un articolo per Fenix. La particolarità è la sigla che ricorre in ogni angolo “I” e “S”, due lettere legate a formare quasi un caduceo. In realtà costituiscono l’unione alchemica dell’iniziale di Sigismondo Malatesta con la sua amata Isotta degli Atti, l’unica donna che amò perdutamente.
Questo Tempio voluto da Sigismondo è divenuto dunque la camera nuziale tra lo sposo e la sposa, avvalorato dalla coincidenza della sigla a formare il nome ISIS, di ISIDE, la Massima Dea della Conoscenza, il Trono di luce, colei in grado di far risorgere chi si siede su di lei. Un Abu Simbel simbolico, luogo di sepoltura di due corpi la cui anima si è unita nel nome di Iside.
E dato che amo trovare le coincidenze, ho notato che tutto ciò è avvalorato ulteriormente da due fatti non indifferenti: Papa Pio II avrebbe scomunicato Sigismondo dicendo che più che una chiesa “somigliava a un tempio di infedeli che si riunivano ad adorare Satana” (strano no?) e in fronte al Tempio esiste la Chiesa di San Michelino (uscii tempo fa sempre su Fenix), un luogo importantissimo che vide per la prima volta in assoluto, per una serie di strani eventi, due Cavalieri Templari assolti dall’inquisizione. Due fedeli del credo gnostico che si salvarono proprio di fronte al tempio di Isis, un caso?