Chiesa di San Severino Abate, San Severo (FG) / Nella cornice marcapiano del campanile, la cui parte inferiore in pietra squadrata è medievale, sono presenti una scultura antropomorfa, una testa con delle corna e una prua di una barca.

LA TESTA CON LE CORNA E LA TRIPLICE CINTA
Articolo e fotografie: Giuseppe dell’Oglio – delloglio.g@tiscali.it
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CATEGORIE
diavoli
fenomeni naturali (illusioni ottiche)
triplice cinta
mascherone
INFO
Chiesa di San Severino Abate
Indirizzo: Indirizzo: Corso Giuseppe Garibaldi, 571016 San Severo (FG)
Telefono: 0882225051
Le schede di questo articolo sono:
• Triplice cinta e mascheroni
• Una strada in discesa

A San Severo (Fg) nella facciata di transetto in pietra della chiesa di san Severino abate, realizzata (immediatamente dopo il 1295) impiegandosi materiali edilizi di risulta provenienti con ogni probabilità dall’abbandonato palatium Bellumvidere di Federico II, in alto a destra è presente una triplice cinta al cui fianco si può scorgere un’altra incisione, una griglia.
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Inoltre, sempre nella stessa facciata, si può notare un bassorilievo con delle figure tra cui una barbuta.
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Nella cornice marcapiano del campanile, la cui parte inferiore in pietra squadrata è medievale, sono presenti una scultura antropomorfa, una testa con delle corna, e (secondo la mia interpretazione) una prua di una barca.
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Infine, sulla facciata maggiore, in pietra e laterizio, in alto a sinistra è presente l’incisione di un teschio con delle scritte e date in numeri romani. Presumibilmente il materiale di risulta impiegato, per la ricostruzione della parete danneggiata dal catastrofico terremoto del 1627, proviene dall’antico cimitero parrocchiale. Nel 1295 Bonifacio VIII cedette San Severo ai cavalieri templari i quali nel settembre del 1300 ottennero, da Carlo II d’Angiò, che l’Università di San Severo prendesse in fitto la bagliva di Foggia (Giovanni Checchia de Ambrosio, Ricordi Storici di Capitanata, San Severo, Cromografica Dotoli, 1987, p. 181).
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Il fenomeno della “salita in discesa”
Sulla SS272, scendendo da San Marco in Lamis in direzione di San Severo, a circa 5 km in corrispondenza del Santuario Oasi Santa Maria di Stignano (http://www.oasistignano.it/), che secondo la leggenda è sorto su un tempio dedicato a Giano (Giovanni Checchia de Ambrosio, Ricordi Storici di Capitanata, San Severo, Cromografica Dotoli, 1987, p. 399), è possibile osservare il fenomeno della salita in discesa.
Infatti, se si ferma sulla strada con l’automobile senza marcia inserita questa inizia a muoversi nella direzione della salita, ovvero verso l’alto”.
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frammenti di materiale di recupero
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frammenti di materiale di recupero
Info tratte da http://it.wikipedia.org/wiki/San_Severo e http://it.
wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Severino_abate
link
della voce di San Severo dell’enciclopedia libera di Wikipedia poiché molto attendibile in quanto curata dal dott. Emanuele d’Angelo docente di Storia dello spettacolo, Storia della musica e Storia del cinema presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia. Si è occupato anche di storia patria, con numerosi contributi, anche monografici.
Info sull’autore dell’articolo
Giuseppe dell’Oglio guida turistica che ha ideato e realizzato un dépliant turistico e ha collaborato alla redazione di brochure turistiche con contributi di carattere storico, artistico e culturale e ha realizzato testi di sintesi storico artistica sia per il sito ufficiale del comune di San Severo (www. comune.san-severo.fg.it) sia per vari siti locali. Giuseppe è tra i fondatori, nel 2006, e membro del consiglio direttivo dell’Associazione “Luigi Zuppetta” – Centro Studi Storici, Filosofici e Simbolici.
Bibliografia
– Essere scout…
diventare cittadino, a cura di Teddy D’Arienzo e Giuseppe dell’Oglio, Roma, CNGEI-Chil, 2009.
– Giuseppe dell’Oglio, Alere Flammam. Breve storia dello scautismo in Italia, Milano, Lampi di stampa (collana TuttiAutori), 2010.
– Cesare Corradini – Fabrizio Marinelli – Giuseppe dell’Oglio, nel Centenario del Cngei 1912-2012, Roma, CNGEI, 2012.















