CANNE (BAT) – L’AREA ARCHEOLOGICA / Canne, antica città pugliese, si trova su una piccola altura a 9 km dal mare. Oggi rimangono diversi resti dell’antica cittadina tra cui un villaggio, un menhir e una necropoli.

LA BATTAGLIA DI CANNE E I TEMPLARI


articolo di Isabella Dalla Vecchiainfo@luoghimisteriosi.it
fotografie di Davide Lamacchia – davide.lamacchia75@gmail.com
fotografia menhir – Vipstano
fotografia statuetta – Habemusluigi

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CATEGORIE

Provincia di Barletta Andria Trani

FEMMININO SACRO
PREISTORIA
OGGETTI MISTERIOSI (MENHIR)
TEMPLARI
Simboli: CROCE PATENTE
TRIPLICE CINTA
Luoghi: NECROPOLI
MONUMENTI MEGALITICI

INFO UTILI
Come arrivare
Canne è in provincia di Barletta
A circa 20 Km da Barletta in direzione di Canosa di Puglia

Informazioni Turistiche
Responsabile: dott.ssa Marisa CORRENTE
marisa.corrente@beniculturali.it

Orari d’apertura:
tutti i giorni dalle 8,30 alle 19,30
info tel. e fax 0883-510993
canne@thesauron.com


Canne, antica città pugliese, si trova su una piccola altura a 9 km dal mare. Oggi rimangono diversi resti dell’antica cittadina tra cui un villaggio, un menhir e una necropoli. Testimonianza del fatto che la zona era abitata fin dall’età della pietra ci è data dalla presenza dello stesso menhir e dal rinvenimento di ceramiche, statue e addirittura mura megalitiche.

Il menhir e la battaglia di Canne


Il menhir è degno di interesse perché dimostra la presenza di culti antichissimi sul territorio. Esso è rivolto a est a riprova di antichi culti legati al sole e al transito di Diomede. Per la vicinanza del fiume Ofanto, Canne ha goduto un’alta densità demografica grazie alla fertilità del terreno e alla ricchezza del territorio.


Di Vipstano – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=128218341

La città viene eternamente ricordata per la battaglia di Canne, dove i romani subirono la più grande sconfitta che l’Impero ricordi ad opera di Annibale e del suo esercito di cartaginesi.


Di Luigi Capozzi – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=117409088

Avvenne nel 216 a.C. e fu talmente sangunaria che alcuni paesi limitrofi nel nome ricordano ancora il colossale evento, come Pezza di Sangue e Masseria Paolostimolo (da Pauli tumulus, ovvero tomba di Paolo Emilio, console romano morto proprio in quella battaglia).

Furono ben 80.000 i romani schierati proprio nei pressi del fiume Ofanto, una vera e propria disfatta da un’intellilegnte tecnica di accerchiamento progettata da Annibale che ne sterminò ben 50.000 facendo prigionieri i restanti superstiti.

L’Ordine Templare e la chiesetta di Santa Maria de Saliniis


Abbiamo molto documenti sulla presenza di cavalieri Templari in terra pugliese soprattutto grazie al legame con Federico II col gran maestro templare dell’odine teutonico Hermann Von Salza mettendo a disposizione Castel Del Monte come luogo in cui tenere riunioni periodiche e come luogo di partenza per la Terra Santa per combattere gli infedeli e liberare i luoghi santi. A Canne era presente una chiesa templare, la chiesa di Santa Maria de Saliniis (citata in un atto del 1200), vicino all’ospedale di S. Maria de mari, nei pressi della strada che collegava Canne a S. Cassiano e S. Eustasio.

Questo luogo fu donato ai Cavalieri dell’Ordine per volere del vescovo Bonifacio il 16 maggio 1158, per risolvere un eterno litigio tra Templari e i preti e i vescovi locali. Alla chiesa era associata anche una masseria templare essendoci anche un terreno di loro pertinenza, citata in un inventario delle proprietà dell’Ordine dell’Ospedale di S.Giovanni di Gerusalemme del 1373 ad opera del vescovo di Trani, Giacomo.

Croce patente:

Ad avvalorare la presenza templare diversi simboli distribuiti tra le rovine, spesso questi “segnali” sono più forti di qualsiasi documento. Abbiamo infatti la presenza di alcune croci patenti e soprattutto di triplici cinte, simbologia spesso presente in luoghi frequentati dell’Ordine del Tempio.

Triplice cinta rinvenuta nell’area archeologica da Davide Lamacchia:


Scudo Templare (ritrovamento nella zona)


articolo di Isabella Dalla Vecchiainfo@luoghimisteriosi.it
fotografie di Davide Lamacchia – davide.lamacchia75@gmail.com
fotografia menhir – Vipstano utilizzo in base alla Creative Commons
fotografia statuetta – Habemusluigi

utilizzo in base alla Creative Commons

Fonti/bibliografia
Wikipedia
Medievale.it