TREIA (MC) – SANTUARIO DEL SS. CROCIFISSO E ANTIQUARIUM / Visse da queste parti un misterioso mago, molto rispettato perché possessore di un magico libro, il Libro delle Virtù, una raccolta di incantesimi in grado di portare disgrazie verso chiunque venivano pronunciati.

UN ANTICO TESORO SEPOLTO E L’ANTICO CULTO DI ISIDE


ARTICOLO
/ Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu

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CATEGORIE

Provincia di Macerata

FEMMININO SACRO E PAGANESIMO/CRISTIANESIMO
LEGGENDE TESORI NASCOSTI

UN ANTICO TESORO SEPOLTO

La leggenda dice che sul luogo dove oggi sorge il Santuario del Crocifisso (Loc. Mura dei Saraceni) vi era un’antica chiesa molto ricca, perché era diffuso tra i nobili offrire candelabri d’oro e d’argento, gioielli e monete, oggetti insomma per gli aristocratici del luogo, parecchio preziosi. Quando la chiesetta traboccò di ori e averi, fino a quasi non contenerli più, accadde un fortissimo terremoto, che inghiottì questo immenso tesoro, quasi che Dio stesso avesse considerato troppo esuberante il contenuto della chiesa, essendo quello pur sempre un luogo sacro… fatto sta che tutto sparì. Molti ricercatori tornarono sul luogo forti di quella leggenda, scavando e cercando l’enorme ricchezza che quel luogo celava. Le stesse mattine non era inusuale trovare delle grosse buche scavate da chissà chi, nella notte precedente. Mai si seppe se il tesoro fu effettivamente trovato… mai si seppe se il tesoro si trova attualmente ancora qui…

L’ANTICO CULTO DI ISIDE

Si dice che in questo luogo si celebrava anticamente il culto di Iside per via di alcuni reperti egizi presenti nell’Antiquarium civico di Treia. I romani erano parecchio attratti dalla cultura egizia, ma in particolar modo dalla Dea Iside, diffondendone il culto un po’ in tutto l’Impero romano. Il Santuario del Crocifisso è stato costruito su un luogo pagano, la stessa chiesetta che sorgeva prima di questo edificio, crollata in seguito a un terremoto occupava lo stesso ambiente pagano. Questo è possibile affermarlo perché proprio qui sono stati ritrovati quei reperti inerenti all’Egitto, oggi conservati nel museo. Abbiamo ancora un esempio di costruzione cristiana che sostituisce un’antico tempio pagano. Il culto di Iside, che veniva qui celebrato, era associato al marito Osiride (il dio risorto) e al figlio Horus, nato dall’unione della dea quando era ancora umana e dal dio subito dopo che è risorto a nuova immortale vita. Roma aveva adottato questo culto, ma, dato che nell’Impero si adoravano altri tipi di dei, per meglio diffonderlo, anche clandestinamente, si associava la trinità Iside, Osiride e Horus a Venere, Bacco e Eros. Questa antica sacra figura non è difficile associarla a sua volta alla sacra famiglia, ovvero Maria, Giuseppe e Gesù, che potrebbe quasi essere una continuazione dell’antico culto, proprio come le chiese che sostituiscono gli antichi templi, rendendo Iside davvero una figura immortale.

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