MONTEFIORE DELL’ASO (AP) Chiesa di Santa Lucia / Innanzitutto bisogna precisare che il territorio di Montefiore è stato abitato fin dalla preistoria e precisamente tra il Paleolitico e il Neolitico, dall’età del bronzo all’età del ferro, gli dei che popolavano queste terre, sono appunto molto antichi.
LA DIMORA DELLA MADRE TERRA E DELLA MADONNA NERA
ARTICOLO E FOTOGRAFIE / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu
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CATEGORIE
FEMMININO – PREISTORIA
FEMMININO – MADONNE NERE – PAGANESIMO/CRISTIANESIMO
Innanzitutto bisogna precisare che il territorio di Montefiore è stato abitato fin dalla preistoria e precisamente tra il Paleolitico e il Neolitico, dall’età del bronzo all’età del ferro, gli dei che popolavano queste terre, sono appunto molto antichi.
LA DIMORA DELLA MADRE TERRA
Montefiore significa letteralmente “monte fiorito” che lega la località all’antico culto della dea Floris, chiamata “mons Floris”. Questa dea madre era davvero molto antica, addirittura precedente agli insediamenti romani, proteggeva la terra, la campagna, i vegetali. Era la dea della Primavera e della gioventù, ogni anno partoriva con un’esplosione di fecondità, e non è difficile accomunarla all’antichissima figura della Madre Terra. La pianta a lei dedicata era il biancospino (che fiorisce a maggio con fiori che richiamano la purezza), questo albero veniva infatti issato al centro delle piazze dei villaggi durante la sua festa (floralia) il 27 aprile e, danzando attorno, si svolgeva un rituale per l’abbondanza e la prosperità. I dintorni sono disseminati da grotte e gallerie sotterranee, chiamate “Li Grotti”, alcune utilizzate questi sicuramente come tombe, vere e proprie necropoli, altre solo come funzione rituale. In altre zone sono state rinvenute delle gallerie sotterranee senza una funzione precisa, se non quella di richiamo all’utero della Madre Terra, la divinità più antica del mondo, che, fecondato a dovere, partoriva germogli rendendo fecondi i campi. Ebbene, proprio questi Li Grotti vengono definiti ancora oggi come sua dimora…
LA DIMORA DELLA MADONNA NERA
Ancora oggi è possibile trovare la chiesa di S. Lucia, una pieve battesimale sorta nel XII secolo, oggi quasi interamente ricostruita. Non a caso troviamo una Madonna Nera nella cappella di S. Antonio da Padova, proprio perchè ci troviamo in un luogo anticamente consacrato per intero alla Dea Floris, la Madre terra, ancora prima della conquista romana. La Madonna Nera qui presente, simile a quella di Loreto, richiama e mantiene la presenza della dea, che ha persino dato il nome alla città, Mons Floris. Le molte gallerie che popolano il territorio ne danno un ulteriore conferma. Fonte battesimale (acqua), gallerie (terra) e infine la Madonna Nera, l’immortalità della dea pagana in quella cristiana.
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