SERMONETA (LT) – ABBAZIA DI VALVISCIOLO / Il luogo è reso ancora più sacro e misterioso dalla presenza di un altro fondamentale simbolo, nel chiostro è possibile trovare infatti un piccolo “quadrato” di sator, che quadrato non è perché la scritta palindroma viene eccezionalmente qui distribuita su di un cerchio.
UN ROTONDO QUADRATO DI SATOR
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SATOR
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Questa abbazia venne costruita nel VIII secolo da monaci greci, ma finì poi sotto la custodia dei Templari nel XIII secolo. In seguito passò sotto i Cistercensi. La leggenda di questo luogo sacro la lega molto strettamente ai Templari, si dice infatti che nel 1314, nel momento in cui l’ultimo Gran Maestro Templare, Jaques de Molay, fu bruciato sul rogo, accusato di eresia e blasfemia dal Papa, le travi di questa chiesa di spezzarono da sole. Ciò è accaduto nell’architrave centrale, in corrispondenza dello splendido rosone della chiesa, una rosa con al centro una croce. Questo fenomeno è stato documentato con uno scritto antico e all’interno è ancora possibile osservarne la frattura!
Inoltre il luogo è reso ancora più sacro e misterioso dalla presenza di un altro fondamentale simbolo, nel chiostro è possibile trovare infatti un piccolo “quadrato” di sator, che quadrato non è perché la scritta palindroma viene eccezionalmente qui distribuita su di un cerchio.
SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS
Il perché in questo contesto fu rappresentato in forma circolare resta ancora oggi un mistero. Essendo diviso in cinque spicchi direi che la figura più che un cerchio richiama il simbolo di un pentagono, forma geometrica che anticamente richiamava una sorta di protezione alchemica (il mago disegna un pentagono a terra per proteggersi da eventuali spiriti evocati), una difesa templare da forze oscure che in quel periodo stavano nascendo e anelavano a sopprimere l’ordine. Queste forse oscure, dal nome di Filippo il Bello e papa Clemente V in parte ci riuscirono, sterminando migliaia di cavalieri templari, ma di sicuro non poterono distruggere la forte magia e gli antichi messaggi che vengono custoditi in questi simboli eterni, ancora oggi conservati in questo tipo di luoghi sacri. Sono l’eredità dei templari, da leggere come un libro aperto e da esportarne i messaggi cifrati che in essi nascondono.
Nel chiostro è presente anche un pozzo. Spesso nei chiostri è possibile trovare al centro un pozzo o una fonte, definendo il chiostro stesso come un nuovo giardino dell’Eden, nel quale non vi è più presente l’albero del bene e del male, ma la stessa fonte della vita.
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