SORAGNA (PR) – CASTELLO DEI MELI LUPI / 

IL FANTASMA DI DONNA CENERINA E L’EPITAFFIO DEL LUPO E DELL’AGNELLO


ARTICOLO E FOTOGRAFIE
 / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu

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Provincia di Parma

ALTRI LUOGHI MISTERIOSI SIMILI
• gruppo Animali
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Il castello dei Meli Lupi è stato edificato nel 1385, ha una pianta quadrata definita da 4 torri, nacque come rocca difensiva, ma venne poi trasformata in villa signorile, destino di molti castelli della zona. La famiglia nobile dei Meli Lupi esiste ancora oggi e abita in parte la dimora. Si dice addirittura che l’ultimo discendente sarebbe un signorotto dedito ai divertimenti, senza moglie nè famiglia che possano proseguire la casta. Infatti nella Galleria degli Antenati, in mezzo ai quadri antichi è inusuale trovarne anche uno realizzato in stile moderno che ritrae il padre del nobile discendente! Oltretutto non è strano vedere addirittura ogni sorta di macchine lussuose nel cortile del castello (nonostante questo il biglietto d’entrata è il più caro del gruppo dei castelli di Parma e Piacenza!).

FANTASMA DI DONNA CENERINA
Ma si crede che il vero abitante della rocca sia un altro. Detta “Donna Cenerina” è il fantasma di Soragna, chiamata così per i capelli biondo cenere di quando Cassandra Marinoni era ancora viva e sposata al marchese Diofebo II Meli Lupi. Fu uccisa nel 1573 dal cognato Giulio Anguissola insieme alla sorella Lucrezia per cause ignote, forse interessi di famiglia. Si tento di non lasciare il reato impunito e lo stesso re di Spagna Filippo II si impegnò a cercare e punire il colpevole, purtroppo senza successo e l’assassino la scampò. Il fantasma è molto schivo e difficilmente si fa “vedere”, ma si dice che la fanciulla appaia molto chiaramente ogni volta che sta per morire un membro della nobile famiglia, vederla reca davvero un macabro presagio. E’ possibile ascoltare la sua presenza sentendo scricchiolare i mobili. Non è nuovo il fenomeno ahimè reale, che lo scricchiolio di mobili antichi sia presagio di morte. Nella Galleria degli Antenati è possibile ammirare un ritratto di Cassandra quando era ancora viva. Cassandra, come dice il nome stesso, predice sventure.

Anche in questo castello è presente la sala delle grottesche affrescata da Cesare Baglione, un pittore che aveva una fama senza eguali nei castelli di Parma e Piacenza, dato che non esiste luogo che non sia stato affrescato da lui. Il suo segreto? La velocità dell’esecuzione, così come oggi, la velocità era un elemento prezioso per quanto riguarda un lavoratore, requisito molto apprezzato anche allora.

Le sale sono: la Sala d’armi, del Biliardo Antico ed essendo ancora abitato, del Biliardo Moderno, la Sala degli Stucchi. Interessante la Galleria dei Poeti colma di citazioni dotte dei più grandi letterati.

L’EPITAFFIO DEL LUPO E DELL’AGNELLO
La Cappella di Santa Croce, luogo di sepolture di famiglia, è molto interessante perché reca un epitaffio curioso e abbastanza buffo per via del gioco di parole tra il suo cognome e l’animale citato che Francesco Meli Lupi fece scrivere per se stesso:
“Quivi giace a marcir entro l’avello
nudo, senza vigor, vile, fetente
un lupo per venir celeste agnello.”

Degna di nota la Sala delle Donne Forti, raffigurante tutte le donne più famose della mitologia antica. Infine troviamo la Sala del Trono accanto alla Sala Nuziale ricchissima di ornamenti di oro zecchino e di specchiere di Murano.

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