NOCETO (PR) – LA ROCCA / All’interno della Rocca di Noceto si trova oggi una mostra di un reperto molto curioso ed interessante, la grande vasca votiva, un eccezionale monumento della civiltà terramaricola.
I FANTASMI DEI “MURONI” E LA MISTERIOSA VASCA VOTIVA
ARTICOLO E VIDEO / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu
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La magica bevanda
Noceto è famosa per il liquore “nocino”, fatto con le noci e prodotto ancora oggi a livello artigianale. Secondo la tradizione, la ricetta di questo liquore fu importata dai legionari romani direttamente dalle Gallie. Un’altra leggenda narra che un soldato di ventura al servizio dei signori di Noceto, avrebbe consigliato la ricetta segreta di questo liquore ad un cavaliere, come intruglio “magico” per conquistare il cuore di una nobile dama di cui era innamorato (non è difficile immaginare che anche un tempo la conquista di una donna poteva facilmente passare per l’alcool…)
Infine una terza leggenda narra che gli stessi celti, quando dimoravano nell’Italia settentrionale, avrebbero diffuso il nocino, il quale, per essere autentico, doveva essere fatto con le noci raccolte all’alba del solstizio d’estate da una vergine a piedi nudi!Una cosa è certa… vuoi per l’una o per l’altra narrazione, il nocino ha sempre recato in sé qualcosa di magico, e la città dove ha avuto origine non è da meno, con il suo castello che sa introdurre, chi vi fa visita, a percorrere tutte queste leggende.
Chissà che il nocino non sia davvero una bevanda magica (magari come quella di Asterix!).
La Rocca di Noceto venne edificata nel corso del 1300 e poi nel XIV secolo da Pier Maria Rossi. Della Rocca spiccano la torre quadrangolare e le grandi mura che racchiudono un grazioso giardino interno di latifoglie sempreverdi.
La misteriosa vasca votiva
All’interno della Rocca di Noceto si trova oggi una mostra di un reperto molto curioso ed interessante, la grande vasca votiva, un eccezionale monumento della civiltà terramaricola.
Questa grande vasca di 2 metri di profondità, è stata data alla luce nel 2004 durante alcuni casuali scavi edilizi, è delimitata da palificazioni in legno e considerata votiva per via della consistente quantità di reperti in ceramica dell’età del bronzo.
Fu costruita nel XV secolo a.C. e successivamente usata per un arco di tempo prolungato, essa costituisce un reperto eccezionale, senza confronti in Italia. Ancora oggi stanno proseguendo studi accurati sull’uso, ancora ignoto, che ricorda gli antichi avelli distribuiti in alcune zone italiane, però rispetto ad essi che sono scavati nella pietra, questa vasca è rivestita di legno.
E’ stata costruita in questo modo forse per poterla trasportare, non aveva quindi funzionalità statica. Ma potremmo osare un’altra ipotesi. Nel complesso potrebbe assomigliare ad un primitivo barcone. Gli egizi spesso nel corredo funerario del Faraone, usavano aggiungere delle barche celesti, più contenute o molto grandi come la splendida nave celeste ritrovata completamente smontata sotto la piramide di Cheope. Questo veniva fatto per dare un mezzo al Faraone per intraprendere il viaggio nello spazio verso la cintura di Orione per il suo ritorno a casa.
Di sicuro questa “vasca votiva” non poteva essere una tomba, viste le dimensioni… Che sia stata creata anch’essa come “nave celeste”? Se così fosse, sarebbe l’unico esempio in Italia…
I fantasmi dei Muroni
Appena fuori il paese, esistono alcuni ruderi di un’antico castello distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. Pare ci sia un collegamento tra le due rocche, infatti alcuni abitanti di Noceto, affermano di aver visto fantasmi guerrieri, vestiti in cuoio e armati di asce aggirarsi nel giardino del castello, subito dopo la distruzione della prima rocca.
Tali spiriti infatti, vivevano in pace nella loro tranquilla dimora, fino alla demolizione, per colpa della quale furono obbligati a cambiare residenza e a spostarsi in città! Vengono chiamati “I Muroni”.