Palazzo Farnese, Piazza della Cittadella 29, Piacenza / Il fegato di Piacenza, uno degli oggetti misteriosi più famosi in Italia, è stato ritrovato per caso in località Ciavernasco di Settima di Gossolengo (PC) nel 1877 durante l’aratura di un campo.
La psicostasi e il fegato di Piacenza

ARTICOLI /Borgo Italia e Isabella Dalla Vecchia
FOTOGRAFIA COPERTINA / Di Parma1983 – Opera propria, CC BY-SA 4.0,
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ALTRE FOTOGRAFIE / Fotografie: Borgo Italia
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CATEGORIE
animali mitologici (unicorno)
oggetti misteriosi
Similitudine con altre civiltà (Egitto)
Simboli:
psicostasi
INFO:
Telefono: 0523 492661
Sito: http://www.palazzofarnese.piacenza.it/
I capitoli di questa pagina sono:
• Il Palazzo Farnese
• Il fegato di Piacenza
Il Palazzo Farnese di Borgo Italia
Se le mutate condizioni storiche non avessero impedito di terminare il grandioso progetto oggi il palazzo sarebbe il più imponente palazzo d’Europa.
Certo è che, anche se la realizzazione si è arrestata a circa metà di quanto progettato, la sua imponenza in nuce è perfettamente visibile.
Oggi sede di importanti musei tra cui il “museo delle carrozze” e il “museo archeologico”, piano terra, il “museo del risorgimento”, piano ammezzato, la “sezione medioevale”, al piano rialzato, la “pinacoteca” al primo piano.
Al secondo piano si trova l’Archivio di Stato.
Sito nella parte nord della città, a due passi dal fiume Po, sorge ove già esisteva un fortilizio visconteo, fortilizio di cui ancora è possibile vedere alcune parti.
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Di Stefano Stabile – Opera propria, CC BY-SA 3.0,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=28536113
Il duca Ottavio Farnese convolò a nozze con la figlia naturale dell’imperatore Carlo V diventando così un fedele alleato dell’imperatore.
Tale alleanza rendeva superfluo che a Piacenza vi fosse una fortezza a scopi militari e difensivi, ma d’altra parte la parentela con la famiglia imperiale imponeva al farnese di far sfoggio dello sfarzo richiesto al suo rango e da questa esigenza nacque l’idea di costruire non una fortezza bensì uno splendido palazzo di rappresentanza.
Il progetto originale è ascrivibile agli anni 1560-1564 e si deve al Vignola.
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Psicostasi o pesatura delle anime
I lavori durarono sino al 1602 e vennero interrotti per la mutata situazione del piccolo Ducato padano.
Nel 1731, con la morte dell’ultimo Duca, la linea maschile dei Farnese si estinse e i diritti successori passarono Carlo di Borbone che ottenne nel 1734 l’investitura a Re di Napoli e Sicilia e, trasferitosi a Napoli, portò con sé tutte le suppellettili delle residenze farnesiane: quadri, statue, arazzi e persino letti e tappezzerie.
Nel 1803 venne saccheggiato del poco che c’era dalle truppe napoleoniche.
Nel 1822 fu adibito a caserma della guarnigione austriaca.
Al termine della seconda guerra mondiale fu adibito a ricovero dei senza tetto.
Finalmente nel 1965 iniziarono i restauri alla struttura per il suo utilizzo come sede dei Musei Civici di Piacenza e di altre raccolte.
Il fegato di Piacenza di Isabella Dalla Vecchia
Il fegato di Piacenza, uno degli oggetti misteriosi più famosi in Italia, è stato ritrovato per caso in località Ciavernasco di Settima di Gossolengo (PC) nel 1877 durante l’aratura di un campo. E’ di origine etrusca e rappresenta la copia in bronzo di un fegato ovino, con tutte le parti anatomiche principali contraddistinte dai nomi delle divinità ad esse collegate. Risalente al I-II secolo a.C. è probabilmente una sorta manuale con cui i sacerdoti o aruspici “leggevano” i fegati estratti dai sacrifici degli animali, per interpretare la volontà degli Dei. Un promemoria per evitare sbagli, o anche un “libro di scuola” utilizzato per lo studio didattico della epatoscopia.
Di Shonagon – Opera propria, CC0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=30705293
E’ inciso sulla superficie piana da 40 iscrizioni distribuite in 16 aree definite dalle 16 scritte del bordo. Segni che rappresentano la sfera celeste secondo le conoscenze del popolo etrusco (alcuni studiosi le hanno invece definite aree geografiche) ed ognuna di essa è dominata dalle seguenti divinità: Cautha (Sol Invictus), Fuflus (Bacco), Hercle (Ercole), Mae (Maia), Maris (Marte), Nethuns (Nettuno), Satres (Saturno), Selvans (Silvano), Tin (Giove), Uni (Giunone), Vetisi (Veiove) e altre figure divine. Nella parte opposta invece la superficie è convessa ed è divisa da il sole (usils) e la luna (tivr).
Il sito dei luoghi misteriosi
www.luoghimisteriosi.it – info@luoghimisteriosi.it

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