VIVERONE (BI) – IL LAGO DI VIVERONE / Dio fece avvertire coloro che avevano aiutato l’angelo di abbandonare quanto prima il luogo perché da lì a poco, il borgo fu inghiottito dalle acque del lago e con esso anche la Chiesa di S. Martino dalle cui acque ogni tanto fa sentire ancora la sua campana!
LA CITTA’ SOMMERSA
ARTICOLO E FOTOGRAFIE/ Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu
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BENE/MALE – FANTASMI – LEGGENDE – PERSONAGGI
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Circa nel 350 passò di qui un cavaliere, S. Martino noto per aver offerto il proprio mantello ad un infreddolito mendicante di Amiens. S.Martino passò anche per queste terre, esattamente ad Ivrea, dove gli fu negata ospitalità da ogni cittadino. Raggiunse dunque sul lago di Viverone navigando sulla Dora Baltea direttamente sopra il proprio mantello! Nei pressi di Anzasco sulla riva del lago, fondo un borgo chiamato proprio S. Martino che oggi non esiste più. Pare infatti che Dio, per voler sondare se gli abitanti del paese avessero assorbito la lezione di carità del loro fondatore, decise di inviare un angelo trasvestito da mendicante a chiedere, proprio come il Santo cavaliere, ospitalità passando di casa in casa. Ebbene, solo poche famiglie lo accolsero! A questo punto Dio fece avvertire coloro che avevano aiutato l’angelo di abbandonare quanto prima il luogo perché da lì a poco, il borgo fu inghiottito dalle acque del lago e con esso anche la Chiesa di S. Martino dalle cui acque ogni tanto fa sentire ancora la sua campana! L’episodio ha purtroppo dato origine anche ad un drammatico amore, si tratta della Dama del lago. Questa fanciulla ancora oggi si aggira di notte sotto forma di fantasma durante il plenilunio lungo la riva, cerca il suo amore scomparso, inghiottito dalle acque, insieme alla chiesa di S. Martino, laddove si sarebbero dovuti sposare…
La città è esistita e scomparsa davvero, come testimonia un documento del XIII secolo che parla proprio della chiesa di S. Martino.