GRADOLI (VT) / A Gradoli esiste una curiosa tradizione legata ad un antico gruppo di nome “Fratellanza del Purgatorio” che si preoccupava di far “star bene” le anime dell’aldilà in attesa del Paradiso, raccogliendo tra i vivi cibo e offerte in loro veci.
IL PRANZO DEL PURGATORIO
ARTICOLO / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu
FOTOGRAFIA / Di Caramella90 di Wikipedia in italiano –
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ALDILA’ – PAGANESIMO/CRITIANESIMO – RITUALI
A Gradoli esiste una curiosa tradizione legata ad un antico gruppo di nome “Fratellanza del Purgatorio” che si preoccupava di far “star bene” le anime dell’aldilà in attesa del Paradiso, raccogliendo tra i vivi cibo e offerte in loro veci. Accade ancora oggi che il giorno del giovedì grasso un gruppo di Incappucciati si rechi per il paese a raccogliere vivande donate dai cittadini che poi verranno consumate il Giorno delle Ceneri in un quantomai originale “Pranzo del Purgatorio”, dove, mangiando tutti insieme il cibo donato, verranno contemporaneamente nutrite le anime dell’aldilà.
Questa è una normalissima tradizione della religione cattolica ortodossa, ogni domenica infatti è uso portare a messa del cibo da appoggiare direttamente nei pressi dell’altare, cosicché a fine celebrazione mangiando di quel cibo si nutrono i propri cari. Una bella trazione oltre che utile! Lo stesso altare viene visto come “tavola dove nutrirsi” più in maniera diretta rispetto al nostro cristianesimo che ne vieta quasi anche l’avvicinamento. E’ vero che l’altare è lo specchio del tavolo in cui Gesù ha tenuto l’ultima cena, ma è anche vero che l’altare pagano era visto come il tavolo in cui lo stesso Dio si nutriva con le nostre offerte. Ancora una volta non vi è poi tanta differenza tra paganesimo e cristianesimo. Il nostro cristianesimo insegna più a dare l’offerta monetaria che quella di altro genere, paghi perché la chiesa preghi per l’anima dei defunti, quello ortodosso invece è più incentrato sull’offerta del cibo, perché nell’aldilà, quando una persona è anima e non più corpo può continuare in un certo senso ad interessargli il “nutrimento” più che l’aspetto monetario del regalo!