RIVA DEL GARDA (TN) – ROCCA / Circa negli anni 50 fu data alla luce un’antica tomba romana a capanna, ricoperta di tegole contenente resti umani di un guerriero, ma senza testa! Probabilmente il guerriero era stato decapitato e il cranio perduto.

 

IL CAVALIERE SENZA TESTA

Articolo di Isabella Dalla Vecchia – info@luoghimisteriosi.it
Fotografia Di Claudio Mazzocchi – Opera propria, CC BY-SA 4.0,
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FANTASMI

Il primi abitanti di Riva del Garda furono i cacciatori mesolitici, poi comunità di agricoltori e pastori distribuite in villaggi, fino ai romani e ai successivi barbari per essere poi annesso al Principato vescovile di Trento. Fu territori sempre conteso dalle grandi e nobili famiglie di Milano, Venezia e Verona, divenendo campo di numerose battaglie. Dopo la conquista anche ad opera di Napoleone, l’Alto Garda venne annesso all’Impero Austroungarico che diede un’impronta agli usi, costumi e linguaggi che ancora oggi questa zona conserva.

Riva del Garda si trova all’estrema punta del Lago di Garda. La Rocca risale al XII secolo ma subì pesanti restauri. L’interno ospita il Museo della Rocca, luogo che ancora oggi evoca un episodio molto inquietante riportata dal giornalista Giorgio Batini.

By Albrecht Dürer – Web Gallery of Art:   Image  Info about artwork, Public Domain,
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Circa negli anni 50 fu data alla luce un’antica tomba romana a capanna, ricoperta di tegole contenente resti umani di un guerriero, ma senza testa! Probabilmente il guerriero era stato decapitato e il cranio perduto. Venne subito sistemato all’interno del museo, peccato che da quel giorno le cose a Riva mutarono pesantemente. Accadevano fatti strani narrati dai guardiani che sentivano strani rumori, scorgevano luci impossibili, e dagli addetti alle pulizie che il giorno dopo trovavano inspiegabile disordine, ma soprattutto trovavano il corpo del guerriero in luogo differente e con la disposizione delle ossa un po’ diverse dalla sera precedente. Insomma l’unica spiegazione poteva essere data dal fatto che la notte il cavaliere senza testa si sarebbe periodicamente risvegliato, magari un po’ adirato per la sua nuova collocazione, alla ricerca della propria testa!

Provarono dunque a mettere dei fili trasparenti un po’ dappertutto per capire se poteva essere lo scherzo di qualcuno, ma il giorno dopo, veniva ritrovato lo stesso disordine e i fili erano intatti!

Accadde nel 1955 un episodio correlato. Fu ritrovato a Malcesine un teschio, che probabilmente poteva essere il tassello mancante.