NARNI (TR) – CHIESA DI SANTA PUDENZIANA – La chiesa si trova a Narni nel mezzo della campagna / Simboli e strane coincidenze emergono dalla chiesa di S. Pudenziana, struttura edificata nel Mille ad opera dell’abate Pietro.
TRIPLICI CINTE IN UNA CHIESA MILLENARIA
(c) articolo e fotografie Valentina Leonardi – bimbila95@gmail.com
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CATEGORIE
Questo luogo appartiene al gruppo:
TEMPLARI
SIMBOLO: CROCE
TRIPLICE CINTA
I capitoli di questa scheda sono:
• Una chiesa che risale al Mille
• L’enigmatico sguardo di Santa Pudenziana
• I Templari e i loro inevitabili “segnali”
Una chiesa che risale al Mille
Simboli e strane coincidenze emergono dalla chiesa di S. Pudenziana, struttura edificata nel Mille ad opera dell’abate Pietro.
Misteriosi segni ed eventi rivelano una verità nascosta, ormai cancellata. La storia di questa chiesa è stata in qualche modo offuscata.
Ma cos’era realmente?
Alcuni la considerano un luogo di culto, altri un luogo di passaggio di uno dei movimenti religiosi più famosi e cliccati del web.
La chiesa risale al Mille, ma solo trecento anni dopo fu aggiunto il campanile: una parte veramente splendida dell’edificio. Questo spicca sulla vallata e dall’alto dei suoi trenta metri di altezza offre una vista mozzafiato, che incanterebbe chiunque.
Sulla facciata della chiesa si notano subito due tavole particolari, separate da una finestrella: sono le parti di un calendario perpetuo della Pasqua, che si utilizzava per calcolare il giorno preciso in cui sarebbe caduta la festività.
La chiesa è divisa in tre navate: quella centrale è occupata dai banchi per le cerimonie, mentre quelle laterali conducono verso la cripta.
Questo ambiente sotterraneo sa affascinare i turisti, poiché vi si respira un’aria particolare, che riporta nel passato; ipnotizza chiunque, come se al suo interno si diffondesse una melodia – una sorta di “canto delle sirene” – che inevitabilmente attira l’uomo.
Vi è conservata inoltre una vecchia campana, rotta in circostanze assai strane: riposa lì ormai da molto tempo e come un guardiano eterno conosce la chiesa in ogni suo particolare perchè a conoscenza di fatti a noi oscuri.
L’interno dell’edificio è costituito da materiali di scarto, provenienti da domus romane o da templi pagani: infatti sul pavimento troviamo un mosaico e vicino all’altare principale ve ne sono due probabilmente anch’essi provenienti da luoghi precristiani.
Altra caratteristica, che ci fa notare l’eterogeneità dei materiali, è il fatto che ci sono capitelli – sia dentro che fuori – diversi e di differente periodo: si possono infatti trovare capitelli dorici e corinzi.
L’enigmatico sguardo di Santa Pudenziana
La chiesa conserva molti affreschi, realizzati in epoche diverse, ma quello che più attira l’attenzione, non per la sua grandezza, ma per il suo significato è il volto della santa a cui è dedicata la chiesa: santa Pudenziana.
Gli occhi di questa donna trasmettono un messaggio di amore, di pace e di serenità. Sentimenti che a lei furono negati da un destino crudele ed amaro.
Poche notizie si hanno sulla ragazza, ma racconti popolari narrano che fosse figlia di un tal Pudente, il quale aveva una fornace nei dintorni e che avesse una sorella, Prassede, martire anch’essa.
Sorelle, entrambe martiri, entrambe legate da una sorte devastante, che le ha condotte ad una morte lenta e dolorosa, ad un’agonia senza limiti, solo perché credevano nella Misericordia di Dio.
I Templari e i loro inevitabili “segnali”
Ma altri personaggi hanno contribuito a creare l’alone di mistero e di fascino che ruota attorno alla chiesa: i Templari. L’Ordine di cavalieri, ormai entrato nella storia, per il Santo Graal e per i suoi tesori, è probabilmente passato in questo posto, lasciando segni inconfondibili e messaggi particolari.
Le testimonianze più evidenti si trovano all’ingresso: due triplici cinte sono state scolpite nella pietra del vestibolo. Una è rimasta intatta, come se l’artiglio del tempo non l’avesse sfiorata, mentre l’altra è più deteriorata.
Un altro segno molto chiaro è la finestra a forma di croce maltese, ma questo è reso ancor più particolare perché una volta all’anno, d’estate, quando il sole tramonta, la chiesa è invasa da una luce rosso sangue che permea da questa apertura. Cosa vorrà significare?
Di nuovo un’altra croce fiorata è stata realizzata dietro l’altare: cosa vorranno indicare tutti questi segni?
Ci sarà un possibile legame tra loro?
Infine è bene parlare di un fatto di notevole importanza e allo stesso tempo raccapricciante.
Non molto tempo fa, a seguito di un restauro, furono create alcune aiuole sul sagrato della chiesa: scavando emersero molte ossa umane, ridotte a pezzi a riprova che la chiesa si trovava anticamente nei pressi di un cimitero.
Il tempo custodirà il mistero celato nelle mura della chiesa e lo proteggerà per sempre.