Umbriano raggiungibile da Colleponte (TR) / Per gli appassionati di questa tipologia di luoghi, Umbriano è sicuramente una meta imperdibile, roccaforte ricca di fascino e avvolta nel mistero.
IL PAESE FANTASMA DI UMBRIANO
ARTICOLO E FOTOGRAFIE DI Alessio Cao
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Fantasmi (città)
Italia abbandonata
Il fascino dei paesi fantasma ha da sempre colpito la fantasia degli amanti dell’ignoto. Le case in rovina, i resti delle mura o delle torri dei castelli sono da tempo immemore lo scenario naturale di infestazioni o strane attività paranormali a volte vere, altre volte frutto dell’immaginario locale e delle leggende.
Per gli appassionati di questa tipologia di luoghi, Umbriano è sicuramente una meta imperdibile, roccaforte ricca di fascino e avvolta nel mistero.
Ci troviamo in piena Valnerina, il cuore verde dell’Umbria, a pochi chilometri dalle città di Spoleto e di Terni.
Collocato sul promontorio prospiciente l’abbazia di San Pietro in Valle, il paese si trova nei pressi del Comune di Ferentillo, noto alla cronaca nazionale per il più famoso caso delle mummie e del museo a loro dedicato.
La fortificazione di questo castello risale circa all’890 d.C. per fornire protezione alla vicina abbazia dalle possibili incursioni dei Saraceni.
Questa struttura si trovava infatti, al tempo, proprio lungo una delle vie di comunicazione principali verso Roma: la via Francigena.
Il borgo subì nel tempo diversi cambiamenti di proprietà, passando dall’Abate di San Pietro in Valle, al Comune di Spoleto, a varie famiglie, fino ad entrare in possesso del Comune di Ferentillo nel 1860. Alcune correnti di pensiero descrivono questa fortezza anche come residenza di gruppi di Catari giunti in Valnerina dall’Italia settentrionale, a seguito delle persecuzioni subite dalla Chiesa Cattolica.
Questa credenza alimenta l’alone di misticismo in cui è avvolto il luogo.
A causa della scomoda collocazione geografica e della scarsità di collegamenti, Umbriano ha perso nel tempo i suoi abitanti, con un continuo spopolamento che lo ha portato, dopo il secondo conflitto mondiale, a rimanere completamente disabitato dal 1950 circa.
Raggiungibile solo dopo una trentina di minuti di cammino, è inavvicinabile con i mezzi a motore.
Umbriano oggi si presenta al visitatore carico del suo fascino originale, avvolto nella foresta e cadente in rovina, consente una visita indisturbata in un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato.
Per iniziare la nostra esplorazione del paese siamo giunti con la macchina a Colleponte e abbiamo preso il sentiero sterrato che si immerge nei boschi, ben indicato dalla segnaletica locale. Percorsi i circa due chilometri di cammino in salita, necessari per giungere ad Umbriano,ci siamo trovati di fronte le prime case diroccate, completamente avvolte dall’edera e da altri rampicanti. Nelle immediate vicinanze di questi ruderi, quel che resta di una parte delle antiche mura.
Immediatamente ci siamo resi conto che l’esperienza vivibile qui è unica nel suo genere, proprio perché da’ la possibilità di immergersi nella storia, di respirarla ad ogni passo. Procedendo lungo i camminamenti si incontrano numerose case in rovina, la maggior parte delle quali prive di tetti, ma in cui si possono ancora ammirare i camini, gli abbeveratoi e le vecchie stalle. Al centro del paese, con un fantastico belvedere, troviamo la chiesa nella quale sono tuttora visibili frammenti di affreschi dell’epoca, opera dello Spagna, tra cui due ancora identificabili, San Sebastiano e Crocifissione con l’Eterno.
Lascia ammutoliti l’ossario aperto sul pavimento che pone in vista i resti umani di quelli che furono gli abitanti della zona, sepolti, come si usava al tempo, nella cripta sotterranea della chiesa stessa.
L’intero paese è poi dominato dai resti, ancora ben conservati, della torre di guardia della fortezza, dalla cui finestrella, arrampicandosi, è visibile l’intera vallata ed in particolare l’abbazia di San Pietro in Valle che da qui poteva essere controllata e difesa.
Dove termina la storia inizia la leggenda.
Appena si varca l’accesso al paese è facile sentire un brivido lungo schiena, soprattutto se si ha il coraggio di affrontarlo di notte, quando tutto è avvolto dalle tenebre e la suggestione del luogo si amplifica a dismisura.
Che sia solo immaginazione?
A detta di alcuni visitatori possono essere udite strane voci e urla strazianti in questo particolarissimo paese soprattutto nelle ore notturne delle notti senza luna, forse retaggio di scontri dell’epoca. Noi non abbiamo potuto verificare la veridicità di queste informazioni perché abbiamo visitato il sito solamente di giorno, anche per godere del magnifico panorama gustabile dalla torre, che domina l’intera vallata.
Altre leggende narrano di strani riti, che verrebbero ancora oggi praticati in questo paese fantasma, che sarebbe considerato da alcuni gruppi di occultisti, fulcro di potenti correnti magnetiche e magiche.
Strane scritte in latino fatte con il carbone e rese indecifrabili dagli agenti atmosferici si trovano all’interno di una delle case contadine, nei pressi della torre.
Poco più avanti era chiaramente visibile anche un cerchio di pietre, di quelli usati in numerosi rituali magici, lasciato probabilmente da misteriosi visitatori nelle notti di luna piena.
Non sappiamo dire con certezza se si tratti di suggestione o sensazioni reali, ma i pochi temerari che avranno il coraggio di avventurarsi ad Umbriano di notte, potranno vivere quest’atmosfera unica sulla propria pelle.
Un luogo che può essere sicuramente annoverato tra gli imperdibili del mistero in Umbria.