Isola di Poveglia, Venezia / L’isola, in seguito a queste vicissitudini, fu un luogo in cui nacquero diverse leggende e storie legate ad esso. Difatti, si dice che i poveri malcapitati, raccontavano di visioni di fantasmi dei morti di peste e che lo stesso direttore, si sia lanciato dalla torre, “invogliato” dagli spiriti della gente morta che aveva torturato.
L’ISOLA DELLA PESTE
ARTICOLO / DENISE HABITISSIMO denise.habitissimo@gmail.com
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Oggi per visitare Poveglia, è necessario chiedere il permesso al Comune di Venezia 10 mesi prima della data prevista, spiegando e giustificando il motivo della visita

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Facciamo un salto a Venezia, precisamente nell’isola di Poveglia, luogo da sempre protagonista di vicende fuori dal normale. La storia dell’isola inizia nel 421, anno durante il quale Poveglia ospitó la popolazione fuggita dai barbari che invasero la penisola.
Poco a poco, gli abitanti abbandonarono il territorio, lasciando l’isola completamente disabitata.
Nel 864 a Poveglia (inizialmente chiamata Popilia, nome derivante dalla presenza di pioppi), vennero concesse terre ai fedeli di Pietro Tradonico, Doge della Repubblica di Venezia, pugnalato lo stesso anno all’uscita dalla messa nella Chiesa di San Zaccaria, luogo in cui si celebrava l’anniversario della consacrazione della Chiesa stessa.
Di Angelo Meneghini, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=36431492
Nel 1300, durante la guerra di Chioggia che vide affrontarsi le due Repubbliche marinare di Venezia e Genova, l’isola venne evacuata dalla popolazione che la occupava ed adibita a base militare.
Da allora, si tentò, senza successo, di riqualificare il territorio, fino al 1700, anno in cui la temuta peste, meglio conosciuta come “la morte nera”, irruppe violentemente nel territorio e l’isola fu utilizzata come zona di quarantena per i contagiati, ormai senza speranza e luogo di sepoltura dei morti, che venivano bruciati nella speranza dell’eliminazione definitiva della malattia.
Nel 1922, vi fu costruito un edificio che apparentemente ospitava anziani, ma che in realtà, fungeva da manicomio, attivo fino al 1946. In questo luogo abbastanza inquietante, i cosiddetti “malati di mente”, venivano trattati come animali dal personale e lobotomizzati dal direttore, che successivamente, si suicidó gettandosi dalla torre dell’edificio stesso.
L’isola, in seguito a queste vicissitudini, fu un luogo in cui nacquero diverse leggende e storie legate ad esso. Difatti, si dice che i poveri malcapitati, raccontavano di visioni di fantasmi dei morti di peste e che lo stesso direttore, si sia lanciato dalla torre, “invogliato” dagli spiriti della gente morta che aveva torturato.
Di Marco Usan, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=57780275
Nel 1997 si pensó di costruirvi un ostello della gioventú, ma l’idea non si concretizzó e venne accantonata.
Nel 2013, l’isola fu messa in vendita e la miglior offerta fu fatta da un imprenditore nel 2014, l’idea era quella di fondare un centro per disturbi alimentari, ma ancora una volta, la riqualificazione del territorio, non andó in porto.
Oggi per visitare Poveglia, è necessario chiedere il permesso al Comune di Venezia 10 mesi prima della data prevista, spiegando e giustificando il motivo della visita.
Denise Habitissimo
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