OSIMO (AN) – IL BATTISTERO DI SAN GIOVANNI / Di fronte al municipio si trova il Palazzo Baldeschi Balleani. Sulla facciata si trova una curiosa finestra, sempre aperta, ma che non fa parte di una stanza vera e propria, ma di un piccolo vano all’interno del quale vi si scoprì uno scheletro.
DUE BATTISTERI SPECULARI

ARTICOLO E FOTOGRAFIE / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu
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CATEGORIE
COSTRUZIONI ANOMALE – PAGANESIMO/CRISTIANESIMO – NUMEROLOGIA – PERSONAGGI – RITUALI – TEMPLARI
simboli: COSTELLAZIONI
elementi: ACQUA
In cima al colle su cui sorge il borgo si trova il bellissimo duomo di San Leopardo, primo vescovo osimano e il corrispettivo battistero.
Anche il battistero o chiesa di San Giovanni Battista reca l’impronta del templare Mastro Filippo per diverse simbologie ad essa correlate. Sopra l’antica porta nord vi è un arco in cui vi è presente una croce templare e gruppi di tre stelle disposte simmetricamente e di colore rosso. Queste sono diverse tra loro perché riportano differenti numeri di raggi che per i templari rappresentava un chiaro messaggio esoterico. Secondo Fabrizio Bartoli (ricercatore) infatti, a seconda dell’orientamento e della combinazione davano una lettura molto precisa.
Anche il raggruppamento di tre per tre era importante essendo questo un numero a loro molto caro per tutta la simbologia che in esso conservava, prima tra tutti la trinità. Se ne contano ventuno, ovvero tre per sette, il ripetersi del tre in numero perfetto. Inoltre, ora scomparso per via di costruzioni moderne della città, esisteva nelle grotte sottostanti un pozzo-cisterna speculare alla fonte battesimale qui presente al centro di una sala circolare. Cosa avveniva nel battistero speculare sotterraneo?
Questo articolo è stato tratto dal libro:
“Le Grotte I Cavalieri Le Logge”
di R. Mosca e A. Renna
Osimo Editore
ordinabile presso il sito di “Osimo sotterranea”
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