NOVARA – LA BASILICA DI SAN GAUDENZIO / Perché questa forma, questa altezza, che cosa si voleva attirare? Quale tipo di energia magari dell’aldilà si voleva concentrare?

L’IMPRESSIONANTE CUPOLA CHE SFIORA IL CIELO


ARTICOLO E FOTOGRAFIE
 / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu

 

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Città di Novara

ALDILA’ – OGGETTI

Fu realizzata nel 1577 su progetto dell’architetto Pellegrino Pellegrini detto il Tibaldi. Dato che l’enorme cupola richiedeva parecchi fondi di investimento, i lavori procedettero a rilento, solo alla seconda metà del XVII secolo, in seguito ad una prodigiosa svolta economica i lavori furono ripresi. La cupola della prodigiosa altezza di 121 metri venne realizzata da Alessandro Antonelli che la terminò nel 1888.

Interessante il polittico della cappella della Natività di Gaudenzio Ferrari  e la Cappella della Buona Morte, dal nome molto particolare, di Morazzone. San Gaudenzio è qui conservato e festeggiato il 22 gennaio.

Chissà perchè in Piemonte, vedi la Mole antoneliana o la chiesa di Galliate, vi era questo senso dello slancio, dell’antenna verso l’alto come richiamo a qualche energia del cielo, magari questo campanile poteva essere il terzo punto di contatto, dopotutto le altezze, 146 metri della Mole, 121 metri per San Gaudenzio, non sono poca cosa anche rispetto ai 96 metri progettati per la chiesa parrocchiale di Galliate.

Anche questo doveva essere spaventosamente alto e avere la forma di un’antenna, come le altre due strutture. Perché questa forma, questa altezza, che cosa si voleva attirare? Quale tipo di energia magari dell’aldilà si voleva concentrare?

L’interno non a caso è impressionante. La cupola è aperta e camminando verso l’altare ci si può trovare esattamente sotto il suo centro. Ad alzare lo sguardo gira la testa, forse per la maestosità del luogo, forse per l’energia che viene lì incanalata o forse perché ci si sente sospesi nel nulla. E’ un caso o conserva in sè un misterioso motivo?