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PERSONAGGI

 
GLI SHARDANA
IL MISTERIOSO POPOLO DEL MARE

Gli Shardana sono i cosiddetti “Popolo del mare”, un popolo antico quanto misterioso. Chiamati anche Sher-Dan, ovvero Principi di Dan, oltre che Eracliti dai greci, Tirreni dagli italiani, Corsi in Corsica e Nure in Sardegna. Tutti questi nomi derivano dal fatto che questo popolo era sempre in perenne navigazione, la loro patria era il mare e la Sardegna, la terra dove sono nati. Le loro navi vengono osservate ancora oggi e ricoperte di domande riguardanti la loro strana struttura fatta a prua alta, con un mezzo un palo molto alto, su cui montavano una specie di bussola a mezzaluna sopra una sfera, così sono stati interpretati gli innumerevoli disegni delle navi ritrovati in terra sarda. Abilissimi nella navigazione, ma anche in architettura, nel commercio, conoscevano già il bronzo e sapevano combattere molto bene.

Hanno lasciato tracce in tutto il mondo dall’Irlanda e l’Inghilterra, alle terre della Grecia, fino all’Egitto, nel quale è documentata la loro presenza nell’esercito di Ramses II durante la battaglia di Quadesh. Il loro principale simbolo è un labirinto, precisamente il labirinto che è possibile trovare in tutto il mondo, realizzato nello stesso modo, con un’identica struttura… a Lucca, a Chartres, a Capo di Ponte, ecc. Si dice che abbiano contribuito alla costruzione di Stonehenge, dato che i menhir esistevano fin da prima con identico utilizzo e disposizione in Sardegna. Influenzarono gli antenati dei vichinghi e dei druidi, tanto corrispondono le tradizioni.

La loro vera patria fu la terra di Sardegna, ma non ebbero mai un regno vero e proprio, un’impero. Viaggiarono e questo è tutto ciò che si sa di loro. Nei lunghi viaggi lasciarono sempre una sorta di personalissima firma laddove si recarono e possiamo quasi considerare questa una sorta di “conquista”. Egizi, Hittiti, Achei, Filistei, Fenici, Cartaginesi; Anatolia, Siria e Mesopotamia, non esiste popolo che non li abbia incontrati almeno una volta.

IL DIO DAI QUATTRO OCCHI
Il loro dio era Sandan (Sardan, Sardus) figlio di Eracle, chiamato anche Marduk, Dioniso, Eshum, Visnù, Asclepio, rappresentato sempre con quattro occhi e quattro braccia e con antenne o corna.
Il bronzetto più famoso lo rappresenta e ad oggi si trova al museo di Cagliari, ma in realtà è stato ritrovato nell’area archeologica di Teti accompagnato da moltissimi altri bronzetti.

LA DEA MADRE
La loro divinità superiore a qualsiasi altro dio era la dea “Madre”, la donna che tanto si trova diffusa in Sardegna attraverso migliaia di idoli femminili a volte con braccia aperte, a volte con in braccio un bambino (figura preistorica della Madonna e relativa maternità), la donna come essere superiore unico in grado di procreare e quindi di creare dal nulla la vita.




L'elemento di questo luogo è: L'ACQUA
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• Labirinti
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foto (c) Isabella Dalla Vecchia - luoghimisteriosi.it
fonte (c) Leonardo Melis scrittore dei seguenti libri:

 
http://www.shardana.org/

Il sito dei luoghi misteriosi
www.luoghimisteriosi.it - info@luoghimisteriosi.it