di Isabella Dalla Vecchia - info@luoghimisteriosi.it
I capitoli di questa scheda sono:
• Cosa sono le Tombe dei Giganti?
• La Tomba più grande della Sardegna
• Le false porte
• L'energia tellurica della Tomba dei Giganti
Cosa sono le Tombe dei Giganti?

Sotto la crosta terrestre scorrono energie telluriche e forze magnetiche che fanno del nostro pianeta un autentico “organismo vivente”. L’uomo, creatura figlia della Madre Terra, ha facoltà di interagire ed essere molto sensibile a questi “movimenti”, e, in particolari situazioni, di assorbirli inconsciamente.
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Queste energie sono più intense in certi ambienti piuttosto che in altri e recenti studi hanno rilevato che antichi luoghi sacri sono stati costruiti lungo questi canali energetici. Baluardi accumulatori di tali energie sarebbero proprio le Tombe dei Giganti, quelle strane costruzioni che ricoprono il territorio sardo e che possiamo trovare solamente in questa regione e in nessun’altra parte del mondo, motivo sufficiente per considerarle di importanza senza pari...
Leggi l'approfondimento: Le Tombe dei Giganti
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La Tomba più grande della Sardegna

L’ingresso di questa tomba è a EST, essa è stata realizzata come riutilizzo di una tomba a galleria di 10.50 metri. E’ ancora integra nella copertura a piattabanda, fatto abbastanza raro tra le Tombe dei Giganti perchè la maggior parte risulta distrutta, persa o depredata per riutilizzi edili.
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copertura a piattabanda
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copertura a piattabanda
Di questa tomba per esempio è stata "portata via" da un contadino la lastra centrale per essere utilizzata come aratro! Per fortuna è stata tempestivamente recuperata...
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E’ presente un’esedra in ottime condizioni con stele centrale di 4,40 metri. E’ la più estesa di tutta la Sardegna. La prima fase della tomba a galleria è stata datata, in base ai ritrovamenti degli scavi, al Bronzo Antico (1800 – 1600 a.C. – cultura dei Bonnanaro). Il riutilizzo nonché ampliamento al Bronzo Medio (1600 – 1300 a.C.).
Le false porte

L’entrata è formata da una grossa e alta lastra di pietra con una porticina che collegherebbe l’esterno con l’interno della tomba. Essa aveva il valore simbolico di unione tra il mondo dei vivi e l’oltretomba, alla cui base vi era un bancone sul quale venivano lasciate le offerte.
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Tutto questo ricorda la funzione della “falsa porta” egizia, elemento che in Sardegna si ritrova spesso anche nelle “domus de janas” (tombe scavate nella roccia).
La falsa porta è il punto di contatto tra il mondo dei vivi e l’aldilà. Dinnanzi a questa finta apertura venivano poste le offerte di cui ne usufruiva la persona cara che da qui si sarebbe “affacciata” sulla Terra.
L'energia tellurica della Tomba dei Giganti

Mauro Aresu, il più importante studioso sardo di questo argomento, dopo aver a lungo studiato questa tipologia di monumenti, afferma che le tombe dei giganti costituiscono i punti più importanti di emanazione energetica al punto tale da avere la facoltà di “guarire” chiunque si rechi o si distenda al loro interno.
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La loro disposizione a semicerchio seguirebbe le linee energetiche telluriche catturandone il flusso di cui si impregnerebbero le stesse pietre (ecco perché per guarire è necessario distendersi sulla pietra, rituale presente in molte parti d’Italia) le quali, dopo averlo assorbito, lo avrebbero condotto come un filo elettrico verso la stele più alta che sarebbe così divenuta un autentico accumulatore di energia. Il corpo del defunto posizionato all’interno della tomba, avrebbe ricevuto un’energia tale da strappare la sua anima dal corpo, ricolma di nuova vita, quella della Madre Terra. Sarebbe insomma così risorta, tornando alla sua origine.
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Ma mi permetto di evidenziare un’altra ipotesi personale. Una stele così alta avrebbe potuto infine lanciare l’anima verso il cielo, verso il ritorno a casa, culto non differente da quello egizio, ma non unico in Sardegna, regione da tempo immemore custode di altre simbologie correlate, come le false porte, la piramide di Monte D’Accoddi, le tombe accessoriate di oggetti di vita quotidiana, il culto per il dio Toro. Dopotutto la forma della Tomba dei Giganti potrebbe ricordare neanche troppo alla lontana, una rampa di lancio verso l’alto.
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La linea dei menhir è curva, procede inizialmente con poca inclinazione per terminare la sua corsa verticale con grande slancio. Presso le tombe dei giganti si presume che venissero svolti rituali legati al richiamo della vita e della rinascita, proprio nell’esedra ove vi era la presenza di sedili. Si cadeva in un sonno-trance con il quale si entrava in contatto con la divinità (rituale molto diffuso nella cultura greca) di cui se ne potevano ascoltare le volontà...
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