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ANDRIA (BA) - CASTEL DEL MONTE LA PIU' ENIGMATICA COSTRUZIONE D'ITALIA |
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Castel del Monte è sinonimo di 8 perchè è profondamente legato a questo numero. Possiamo definirla la struttura per eccellenza più misteriosa d'Italia, unica nel suo genere, per l'isolamento assoluto, l'impossibilità abitativa, per la sua geometria sacra... insomma per chi si avvicina non può far altro che notare un enorme punto di domanda in cima all'unico colle vicino ad Andria. Venne costruito da Federico II di Svevia per motivi ancora oggi sconosciuti. Il castello ha una struttura a blocco di forma ottagonale con ai vertici dei lati 8 torri anch'essi ottagonali. L'interno ospita 8 stanze trapezoidali distribuite parallelamente su due piani, delimitanti un cortile interno altrettanto ottagonale che un tempo ospitava una fonte sempre della stessa forma. Dal cortile si accede all'interno attraverso 3 portali corrispondenti a 3 porte finestre del piano superiore. La copertura delle stanze trapezoidali, che poteva dare problemi architettonici, è stata risolta con ingegno, dato che nel trapezio è stato inscritto un quadrato coperto con volta a crociera, mentre i "triangoli" restanti di scarto. L'esterno, sobrio quanto massiccio e austero, presenta una bifora per lato tranne in direzione di Andria, verso nord, dove ad aprire il muro abbiamo una trifora sormontata da una piccola bifora, cosa non casuale dato che ad Andria, nella cripta del duomo vi sono sepolte le due care mogli di Federico, Jolanda di Brienne e Isabella d'Inghilterra, che era solito contemplare dal suo amato castello. Molte sono state le interpretazioni di Castel del Monte: UN PERCORSO INIZIATICO Questo faceva sì che chi entrava poteva non incontrare mai nessuno, perchè la porta si chiudeva "magicamente" alle sue spalle. Di questo castello è importante ogni elemento perchè è quasi certo che non sia stato costruito per caso, ma che sia stato concepito come un'enorme "macchina di iniziazione" all'interno del quale poteva essere formato il proprio spirito. Infatti ad entrare in questo edificio si è obbligati come inizialmente a seguire un percorso ben preciso. Dopo aver scelto una delle due rampe di scale, si entra in una sala (ad oggi adibita a biglietteria) da cui si accede ad una seconda sala che conduce nel cortile. Questo significa che entrando nel castello, l'immagine del cortile la si può osservare solo dall'interno e non dall'esterno guardando attraverso le porte. Questo conduce la persona a sentirsi pienamente all'interno del complesso e a trovare la sorpresa del caratteristico cortile solo dopo aver deciso di entrare completamente, lasciando alle spalle l'esterno. Tutto questo presuppone che l'iniziato dovesse toccare punti precisi percorrendo una strada ben precisa. Giungendo nel cortile si è investiti da una sensazione di trovarsi fuori dal mondo, basta volgere lo sguardo al cielo per capirlo. E' come se ci si trovasse all'interno di un immenso pozzo, senza via d'uscita, senza alcuna possibilità di fuga. Un tempo è sicuro che ci fosse una vasca ottagonale al centro del cortile, l'iniziato, dopo essersi purificato con l'acqua poteva cominciare l'avventura mistica tra le stanze del castello, come un cavaliere dopo essersi purificato con l'acqua del Graal, anzi la sensazione era quella di trovarsi addirittura all'interno del sacro calice, dato che l'impressione, a guardare in alto, è proprio quella di essere dentro un'enorme bicchiere! Dopo la purificazione si poteva iniziare con la prova vera e propria e il primo quesito era proprio quello di scegliere una delle due porte che si presentano innanzi, la porta di destra o quella di sinistra, diverse tra loro.
E così via stanza dopo stanza, porta dopo porta, come un labirinto che avrebbe portato alla soluzione o alla misfatta, al premio o all'uscita, alla conoscenza o al ritorno al mondo. Il cammino spirituale verso l'illuminazione, la trasformazione della propria anima mortale in anima immortale, tutti elementi che ritroviamo spesso quando parliamo di massoneria. Non per nulla tutto il complesso è sommerso dalle foglie d'acanto, simbolo prediletto. Tutte le stanze sono uguali tranne una, la famigerata "stanza magica". E' al piano terra ed è cieca, ma rispetto alle altre è diversa per le decorazioni del pavimento a stella di Davide. Si pensava fosse una stanza magica, utilizzata per rituali particolari, o per la fine del viaggio.
IL GRAAL LO SCRIGNO CHE CONTENEVA IL GRAAL LA CORONA IMPERIALE DI FEDERICO II UN OSSERVATORIO ASTRONOMICO UN ENORME CONGEGNO MATEMATICO E Castel del Monte rispetta in ogni sua parte la legge dei numeri, in esso ritroviamo le consonanze musicali dei numeri sonori di Severino Boezio, la sequenza dei numeri magici di Fibonacci e la proporzione aurea, o "numero d'oro" 1,618 la divina proporzione, il numero secondo il quale Dio ha creato la vita, perchè misteriosamente presente in ogni forma di vita a partire dal corpo umano, complesso ma sempre rispondente al rapporto numerico aureo, formula conosciuta fin dall'antichità e sempre utilizzata in ogni costruzione sacra. Però il numero per eccellenza qui presente è, come avremo ben potuto notare, il numero otto. I due piani distribuiti come due anelli unno sopra l'altro, sono come un numero otto scomposto e sovrapposto. Il sette è il numero perfetto, ma l'otto, sette + 1, esprime la perfezione assoluta perchè non solo è il simbolo dell'infinito capovolto e quindi dell'eternità, ma rappresenta la nuova creazione. Mentre la vecchia creazione di Dio si è svolta in sette giorni, la nuova creazione partirebbe dall'ottavo, che in questo caso viene rappresentata dalla rinascita battesimale. Dio ha creato l'uomo e la donna in sette giorni, ma, avendo peccato occorre aggiungere un ulteriore giorno perchè l'uomo rinasca. Ecco perchè spesso i battisteri hanno una forma ottagonale. La stessa resurrezione di Gesù è avvenuta di lunedì, questo ipotetico "ottavo giorno". Otto è il simbolo dell'infinito, della vita eterna, l'ottagono è la forma geometrica a metà tra il cerchio e il quadrato, tra il cielo (cerchio) e la terra (quadrato), è il luogo cioè di incontro tra terra e cielo, tra uomo e Dio; chi vi entra può trovarsi nell'anticamera del Paradiso. UNA DIMORA DI CACCIA Ma insorge un altro problema. Questo castello non è abitabile. Non ha cucine, scuderie, sale di ricevimento, del trono, camere da letto; ogni stanza è misteriosamente identica all'altra e lungo le pareti, solo delle stanze al primo piano, vi corre una sorta di panca in marmo perimetrale che rende impossibile l'appoggiarci dei mobili alle pareti. Non esiste un fossato per la difesa, cunicoli per la fuga. Le stesse scale delle torri vanno in senso antiorario, facilitando un potenziale attacco con la spada da parte del nemico, si sa che era difficile combattere su una scala a chiocciola che andasse in senso orario se non si era mancini. Come funzionalità abitativa abbiamo solo la presenza di camini e servizi igienici, dotati di latrine e lavabi. Questo castello era abitato sì, ma per periodi molto brevi, come giustamente si suppone, riunioni segrete alchemiche ed esoteriche di Federico con gli studiosi e gli universitari dell'epoca, con cui era molto amico. Inoltre se confrontato alle altre dimore di caccia del sovrano, troviamo profonde diversità e incongruenze. Quindi è da scartare anche questa supposizione. COS'E' ALLORA? Di seguito alcune immagini di Castel del Monte da lontano, a mio avviso fondamentali perchè a maggior ragione viene percepita la strana presenza di questo edificio; mai come da lontano si scorge l'anomalia di questa costruzione.
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