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CANDIA CANAVESE (TO) - CHIESA DI S. STEFANO IL RITUALE DELLA LA PIETRA LEONA LA DANZA SACRA E LA DANZA MACABRA |
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Si dice che l'intero borgo di Candia sia stato partorito da una pietra dal nome di "Pietra Leona". Essa è un masso con una fenditura, anticamente considerato sacro e dispensatore di fecondità. In Piemonte abbiamo moltissimi esempi di pietre dai simili poteri, a volte veri e propri menhir fallici impiantati nel terreno dall'uomo, altre volte grosse pietre naturali che presentano una fenditura dal chiaro riferimento alla vagina femminile. La pietra leona è di quest'ultima "tipologia" e si troverebbe nei pressi del Santuario di S.Stefano. Sopra il paese di Candia Canavese domina la Chiesa di Santo Stefano che fu fondata nell'XI secolo, in stile romanico conserva ancora oggi la cripta originale, dove è possibile trovare una statua della Madonna con bambino. La prima datazione certa risale al 18 giugno 1177 dai monaci del Gran S.Bernardo. Sulle pareti vi sono affreschi quasi totalmente scomparsi, ma è possibile ancora osservarne uno ben conservato in una cappelletta molto stretta, dove vi è rappresentata una sorta di "danza sacra" di beati attorno a Dio. Si presume fosse realizzata per contrastare la pittura, ormai oggi quasi scomparsa, di una "danza macabra" all'esterno della Chiesa. Ennesimo esempio di costruzione cristiana a coprire quella pagana, con una pietra sopra un'altra pietra, e un affresco a "coprire" un altro affresco... se al di fuori dell'edificio balla la morte, all'interno balla la vita verso Dio. La Chiesa è stata costruita nei pressi di una fonte d'acqua sorgiva, anche questo è considerato un simbolo di vita nei confronti di questo piccolo sacro monte. Sulla strada verso la chiesa troviamo la Torre di Castiglione, ciò che resta dell'antico castello omonimo, oggi proprietà della famiglia Pachiè.
(c) articolo e fotografie luoghimisteriosi.it |
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