TORINO E LE TRE GROTTE ALCHEMICHE / Torino è ritenuta una “città magica”, tanto che sembrerebbe essere un vero e proprio “luogo di potere”. In particolare, le sue tre grotte alchemiche sembrano essere dei “Portali interdimensionali” e nascondere addirittura la famosa “pietra filosofale”.

VERI “PORTALI MAGICI” O SEMPLICE LEGGENDA?

articolo di Giada Fiordaliso – giada.stella91@tiscali.it
fotografie di Fiamma Magnacca – fiammamagnacca@yahoo.it

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Torino città
ALCHIMIA
ALDILA’ (portali)
PERCORSI INIZIATICI
Luogo: ITALIA SOTTERRANEA

Torino è ritenuta una “città magica”, tanto che sembrerebbe essere un vero e proprio “luogo di potere”. In particolare, le sue tre grotte alchemiche sembrano essere dei “Portali interdimensionali” e nascondere addirittura la famosa “pietra filosofale”.

Innanzitutto la città di Torino è da sempre considerata una “città magica” perché si pensa sia un crocevia sia di magia bianca perché insieme alle città di Praga e Lione crea il cosiddetto “triangolo bianco”, sia di magia nera perché è uno dei vertici, insieme a Londra e San Francisco, di un altro triangolo: quello del potere oscuro. Un punto d’incontro di linee soprannaturali diverse, quindi. Solo questo? Niente affatto, le sorprese non sono finite. A dimostrare la magia intrinseca di Torino, ci sono le tre grotte, le cosiddette “tre grotte alchemiche” che addirittura sono considerate delle “porte interdimensionali”.

Le tre grotte infatti sono considerate dei veri e propri luoghi di potere, luoghi in cui si può passare da una dimensione corporea, che noi ben conosciamo, ad una sconosciuta, probabilmente immateriale, un mondo parallelo mai esplorato, forse il mondo del pensiero o quello che c’è oltre la morte? Nessuno sembra mai aver attraversato le grotte ed essere potuto tornare indietro per raccontarlo.. Dove sono esattamente queste grotte? Nessuno lo sa o meglio, la loro ubicazione è conosciuta  soltanto da tre persone in tutta Europa, che si conoscono tra loro e si comunicano notizie riguardo a chissà quanti altri misteri legati a queste tre grotte.
Probabilmente però questi tre luoghi di potere sono situati nei sotterranei di Piazza Castello o di Palazzo Madama o vicino ai Giardini Reali. Infatti l’ubicazione sarebbe perfetta non solo perché spiegherebbe il motivo per cui molte persone che attraversano quei luoghi, sostengono di “sentirsi meglio” cioè di provare una sensazione di benessere, ma anche perché proprio a Piazza Castello infatti, nella Chiesa, è conservato un altro elemento “magico”:  la Sacra Sindone, il massimo oggetto della magia bianca e della Cristianità.  Questo spiegherebbe il “benessere” delle persone che si sentono come “purificate” una volta che passano e visitano quei luoghi: esse probabilmente si sentono in comunione con Dio.


sulla destra Palazzo Madama

Finite le dimostrazioni? No. A dimostrare che proprio sotto Palazzo Madama potrebbero essere le tre grotte, sono le biografie dei grandi maghi, filosofi ed alchimisti che si sono susseguiti nel corso di tutta la storia. Ad abitare o almeno passare, rimanere, soggiornare nella stessa zona di Palazzo Madama furono Nostradamus, (astrologo, scrittore e farmacista francese), Paracelso (alchimista, astrologo e medico svizzero), Cagliostro (alchimista, esoterista e avventuriero italiano), il Conte di Saint German (astrologo, scrittore e farmacista francese.) Finiti qui? Niente affatto. Va citato anche il grande mago Apolonnio di Tyana, esperto conoscitore dell’arte occulta dei talismani che sembrerebbe aver nascosto un potentissimo  talismano ovvero la “pietra filosofale”  in una delle tre Grotte.
Sembra che la pietra filosofale fosse molto ambita e molto ricercata in quanto dotata di tre proprietà  straordinarie: la prima era quella di produrre l’elisir di lunga vita in grado di conferire l’immortalità, la seconda di far acquisire una conoscenza assoluta del passato e del futuro, del bene e del male e la terza consisteva nella possibilità infine di trasformare in oro i metalli vili.

Cos’altro nasconderebbero queste grotte? Nessuno sembra esserne certo ma sembrerebbe che la prima grotta nasconda una dimensione molto simile alla nostra, legata quindi alle leggi della fisica. La seconda invece, come se fosse un grado intermedio, aumenta il senso di immaterialità e si distacca dal mondo tipico che conosciamo. Gli alchimisti sostengono che dalla seconda, se la si attraversa, si possa uscire. Dalla terza? No, dalla terza no. Se si entra, si finisce in un alto mondo e non si torna più. Si muore? Si finisce solo in un’altra dimensione? Cosa succede all’anima? Ancora un meraviglioso mistero senza risposta, un mistero che rimane con tutta la bellezza del suo dubbio, dei suoi perché e contornato dall’alone di leggenda e nello stesso tempo di verità..

Dunque non solo l’ubicazione delle tre grotte coinciderebbe con quella della Sacra Sindone ma le tre grotte sembrerebbero raffigurare tre portali verso tre dimensioni diverse e nascondere la pietra filosofale. Sono numerose le persone che studiano il fenomeno e vanno considerate soprattutto le tre persone che conoscono il segreto della loro ubicazione. Tre grotte, tre portali, tre persone che conoscono il segreto, tre come i vertici di un triangolo, il tre come numero della trinità… Allora, siete ancora convinti che questa sia solo una favoletta?