La sacra fonte che donò la vista
Il complesso monumentale di S. Pietro al Monte Pedale fu fondato da Desiderio, re dei Longobardi. La leggenda narra che suo figlio, Adelchi, durante una partita di caccia, stava inseguendo un cinghiale fin dentro una chiesetta sita su questo monte. Mentre stava per lanciare la freccia contro l'animale, che si era accovacciato davanti all'altare quasi a chiedere protezione a Dio, il principe divenne improvvisamente cieco. Pentitosi del male che stava per compiere, aiutato da un eremita, che qui stava in preghiera, si bagnò gli occhi alla sorgente che scaturiva in prossinmità della chiesetta e riacquistò miracolosamente la vista. Re Desiderio di fronte al miracolo, non solo si convertì al Cristianesimo, ma fece anche edificare, nei pressi di questa fonte, una grande chiesa e un monastero, e vi portò preziose reliquie dei SS. Pietro e Paolo. Era l'anno 772.
Di seguito le foto della fonte sacra ai lati dell'eremo.
 (WinCE).JPG) questa è la sacra fonte
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La primitiva chiesa fu fondata proprio nell'anno 772, su un preesistente edificio paleocristiano. Il complesso di San Pietro al Monte era legato a quello di San Calocero nel centro di Civate. Nel secolo XI vennero realizzate le splendide pitture e gli stucchi che si possono ammirare al suo interno.
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Lo stravolgimento dell'orientamento del culto
La struttura è abbastanza curiosa, sembra, vista all'esterno una chiesa circolare, in realtà la chiesa interna è circondata da un porticato rotondo e da una scalinata che conduce dalla valle all'entrata. In verità l'entrata non è originale, ma è stata cambiata per praticità, perchè alle spalle è stato costruito l'edificio dove vi abitano oggi i monaci. Infatti la cripta presenta l'altare (posizione originaria) dalla parte opposta dove si trova l'altare nella chiesa soprastante. Ecco che viene sconvolta la simbolica direzione del complesso sacro, il cui altare era originariamente verso est, come tutti gli altari che conosciamo, mentre in questo caso, riadattandolo, l'altare si trova verso ovest. Lo stesso sacerdote anticamente si rivolgeva verso est volgendo le spalle ai fedeli, era una sorta di "capo fila" dell'intera comunità, un po' come lo stesso Mosè che dirigeva il suo popolo.
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Gesù all'entrata della Chiesa
Un'Apocalisse molto antica
All'interno è presente una delle rappresentazioni dell'Apocalisse più belle del nord Italia. Gesù è all'interno della mandorla, mentre è ben visibile la donna vestita di sole, con le 12 stelle in capo e con la luna sotto i piedi, mentre partorisce il bimbo portato in salvo dall'angelo perchè minacciato dalla bestia colpita dall'Arcangelo Michele insieme alla schiera di Santi.
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qui il volto di Gesù è cancellato ciò viene ripetuto anche nell'oratorio di San Benedetto ai piedi dell'eremo
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Lo stesso Giudizio Universale non doveva trovarsi nella controfacciata della chiesa, ma doveva essere l'affresco principale dietro all'altare, infatti si trova sulla parete est.
Una curiosità è data dal fatto che inspiegabilmente il volto di Gesù sia stato cancellato sia in questa Apocalisse, che nell'affresco dell'altare dell'Oratorio di San Benedetto, ai piedi dell'eremo. Il perchè non è stato ancora scoperto.
questo è il volto dell'Apocalisse di San Pietro al Monte
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questo è il volto dell'affresco dell'Oratorio di San Benedetto
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la chimera (essere mostruoso con tre teste leone, capra e serpente) e il grifone (essere mostruoso che abbina il potere terreno e quello celeste con la testa di aquila e il corpo di leone)
Lo strano ciborio
Di seguito fotografie dello splendido ciborio affrescato. La particolarità è che le lunette non sono dipinte ma decorate con altorilievi a stucco, unico nel suo genere e decisamente raro nell'intera Europa.
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La cripta
Di seguito immagini della cripta dedicata alla Madonna (l'immagine principale rappresenta la morte e l'Assunzione in cielo) con altorilievi in stucco dell'XI secolo.
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(c) articolo e fotografie luoghimisteriosi.it |