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ALMENNO SAN SALVATORE (BG) - CHIESA DI SAN GIORGIO I CAVALIERI E LE PRINCIPESSE |
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Tutta la zona dell'antico paese di Lemine, alla quale fa parte anche questa chiesa oltre a San Tomè, era zona sacra al Dio Silvano, per cui anche questa chiesa è stata realizzare a coprire un territorio pagano. Non vi è una datazione sicura sulla nascita della chiesa, non essendoci documenti o lapidi che ne ricordino la fondazione. L'unica data sicura è il 1171 grazie ad alcuni scritti che descrivevano l'esistenza dell'edificio. Si può anche vedere, essendo costituito da una fascia di colore diverso, che San Giorgio è stata successivamente modificata o restaurata con materiali più poveri rispetto a quelli di costruzione. Anche San Giorgio, come la vicina San Tomè subì un periodo di decadenza dovuta alle incessanti lotte tra guelfi (abitanti di Lemine superiore) e ghibellini (abitanti di Lemine inferiore), quest'ultimi ebbero infine la peggio e furono cacciati. Dato che la chiesa si trovava nella zona ghibellina venne abbandonata. L'arrivo della peste, che colpì anche questa zona, per assurdo fece rinascere San Giorgio perchè, rimasta isolata, era luogo ideale per le sepolture della grossa quantità di morti. Divenne così la Chiesa dei Morti e fu parecchio visitata dai parenti che desideravano essere seppelliti lì. I Disciplinati e le punizioni corporee
I cavalieri e le principesse Entrambi i cavalieri che si trovano l'uno di fronte all'altro sebbene in angoli differenti, hanno accanto due donne in abiti nobiliari, l'uno ha la principessa salvata dal drago, l'altro ha la Madonna con Gesù, se vogliamo anch'essa salvata da una bestia nell'Apocalisse. Alessandro di solito viene "vestito" come un soltato romano (in questo caso ha abiti dell'epoca), con un vessillo recante un giglio bianco, che indicava la legione romana Tebea composta da soldati egiziani di Tebaide, alla quale ne faceva parte come comandante di centuria. La scena è nell'insieme "cortese" e poco sacra, non solo per gli abiti eleganti e principeschi dei personaggi, ma per la spensieratezza dell'insieme, nella quale la stessa Maria Vergine porta per mano Gesù ragazzino come se lo stesse conducendo a scuola, dato che in mano ha una pergamena e una penna. Notevole è anche lo sguardo complice dei due, potrebbe essere una classica scena da stanza di un castello. Il perchè la scena sia stata illustrata in questo modo è ignoto, forse si voleva ricordare che difendendo una donna in difficoltà è come se si difendesse la stessa Maria Vergine. Dopotutto questo è un concetto assolutamente cavalleresco e l'amor cortese, che si diffuse tra l'XI e il XII secolo, insegnava a considerare la donna al centro del mondo, come una dea da venerare. Un ritorno al passato, laddove il concetto di femminino sacro, procreatore di vita, era il centro del mondo. Ecco perchè nella vita degli stessi Templari Maria Vergine era sopra ogni cosa. L'opera è del Maestro del 1388. E' autore anche della deposizione particolarmente drammatica sia per i volti, sia per il corpo martoriato di Gesù, completamente ricoperto di ferite. La chiesa bianca e nera L'edificio si presenta con una veste tutta sua, molto particolare, quasi unica nel suo genere. Secondo gli storici questa ricerca del "doppio colore" non è stato voluto, ma a noi piace supporre che sia stata realizzata così per un motivo, che la scelta del bianco e del nero riporti alla lotta del bene contro il male, della luce contro l'oscurità, simbolo che dopotutto S.Giorgio e il drago rappresenta degnamente. La facciata nera nel contatto con la terra e bianca nel contatto con il cielo potrebbe inconsciamente rappresentare proprio questo. La costola del drago
Si dice che questo drago sarebbe vissuto in queste zone, con la tana vicino al fiume Brembo, terrorizzando i contadini fino all'arrivo del nobile cavaliere S.Giorgio che avrebbe riportato pace e serenità in seguito alla sua uccisione. In ricordo di questa vicenda la chiesa mostra agli increduli la preziosa costola cosicchè si possa ringraziare il prode guerriero... La sconfitta del drago viene vista come la sconfitta del "diavolo", come vittoria del bene sul male, motivo questo del perchè S.Giorgio viene correlato a S.Michele arcangelo che uccide "la bestia" nell'Apocalisse, sempre con una lancia. Il Cristianesimo ortodosso e molto legato alla figura di S.Giorgio, mentre S.Michele è una figura più "occidentale". Che siano la stessa "persona" è avvalorato dal fatto che entrambi salvano una donna... S.Giorgio soccorre la principessa rapita dal drago, S.Michele difende la donna partoriente vista come Maria Vergine.
Il fatto di mostrare la costola come elemento vero, reale, tangibile, suggestionava moltissimo il popolo abituato a comprendere l'Antico e il Nuovo Testamento leggendolo direttamente dalle figure degli affreschi.
(c) articolo e fotografie dell'esterno della chiesa luoghimisteriosi.it |
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