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S.VITO DI OSTELLATO (FE) - PIEVE DI S.VITO |
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Il ritorno alle origini La chiesa è stata costruita nel 1027 come cita un’antica lapide murata del XVII secolo, visibile nel muro interno della chiesa, la quale descrive anche che la chiesa venne successivamente "invertita” come orientamento (l'altare non più a est ma erroneamente venne portato a ovest), ciò giustifica il perché dalla strada si vede il retro della chiesa, che è stata riportata oggi al suo originale orientamento.
La lapide cita che questa costruzione è dell'anno 1207, e nel 1686 fu trasformata invertendo l'orientamento della facciata e dell'altare. Essa nel complesso è costituita da molto materiale da riutilizzo di costruzioni romane che accerterebbe la sua edificazione sopra un qualche tempio preesistente pagano. Ma esiste anche un altro documento del 14 aprile 1197, conservato nell'Archivio Estense di Modena, che testimonia l'esistenza di questo Ducato. La chiesa come oggi la conosciamo nasce sopra un edificio bizantino preesistente a un'unica navata, ma il campanile romanico è stato costruito successivamente, nel XIII secolo. Peccato che poi nel 1686, per motivi ignoti, venne deturpata della sua antica gloria, danto l'avvio ai lavori che la trasformarono in un’anonima chiesetta seicentesca di campagna. Molte chiese romaniche in Italia vennero "modernizzate" in questo modo, ma la Pieve di S.Vito deve essere ricordata perchè costituisce un raro caso in cui il restauro è totale. Infatti, anche se non senza grandi difficoltà, nel 1925 Giacomo Mazzotti riuscendo ad ottenere diversi aiuti fisici ed economici, diede il via all’importante restauro che venne faticosamente terminato nel 1928. Dopo novecento anni dalla sua nascita, la chiesa è ritornata …bambina. Gli altari "pagani" Non si sa se sia stato fatto accidentalmente oppure per ricordare un’antica tradizione, ovvero quella di usare elementi pagani per costruire elementi cristiani, un po' per mostrare la vittoria del cristianesimo sul paganesimo e un po' per far "abituare" i contadini pagani alla nuova religione. Ma ciò si faceva al massimo nell'anno 300, all'inizio del Cristianesimo e di certo non aveva senso farlo alla fine del 1800! Ma ad oggi non sappiamo se il gesto sia stato voluto oppure no. Fatto sta che venne ripetuto. Nel 1893 infatti fu rinvenuto nel terreno, sempre casualmente, un piccolo sarcofago romano in marmo di una bimba, la figlia di DOMIZIO MODESTO, sempre sepolta alla "maniera pagana". Anche questa volta il sarcofago fu utilizzato come altare, ma per quello della cripta. In questa chiesa abbiamo ancora oggi due altari costruiti con due tombe pagane…. Perché? Il luogo di culto Il luogo dove si trova oggi è molto isolato, nonostante si trovi sulla via principale che collega Ferrara all'abbazia di Pomposa, ma ciò trasmette alla chiesa un’aura di solitudine unica e coinvolgente. La piccola chiesetta romanica comunica un assoluto senso di pace. L'interno della pieve L'abside è decorata con affreschi di Della Volpe. Vi è una cornice di colombe e vegetali a ornarne il perimetro, mentre sul soffitto vi è la figura di Cristo benedicente attorniato da due figure angeliche. Nella fascia sottostante vi sono le figure degli Evangelisti a grandezza naturale. La cripta Il laghetto miracoloso
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