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FONTEVIVO (PR) - ABBAZIA DI SAN BERNARDO
LA TOMBA DEL CAVALIERE TEMPLARE

L‘abbazia di Fontevivo è un'abbazia cistercense fondata nel 1142 da dodici monaci provenienti dall’abbazia di Chiaravalle della Colomba su richiesta dei marchesi Pallavicino di Busseto. Le due chiese sono in effetti molto simili tra loro, conservano quell’impronta cistercense impossibile da non notare. Tale somiglianza si nota anche nella distribuzione delle zone abitative del complesso, chiesa, cucina, dispensa e dormitori, sempre intorno al grande chiostro quadrato. Nel XVIII secolo l’abbazia venne ampliata e concessa al Collegio dei Nobili di Parma portando a soggiornarvi anche Cesare Beccaria, autore del saggio “Dei Delitti e delle Pene”.

La Madonna con Bambino
L’interno custodisce preziosissimi tesori. Il primo è un’antica Madonna con bambino in pietra policroma del 1100 di Benedetto Antelami.


La Madonna con bambino di Antelami

E’ un’opera notevole, oltre che per la qualità scultorea anche per le ampie tracce di colore rimaste sulla pietra (fatto molto raro), che testimonia quanto un tempo fosse ricca di vivaci coloriture.

Il templare Guido Pallavicino
Ma il tesoro più importante consiste nell'autentica tomba di un cavaliere templare, fatto piuttosto raro se si pensa che i Templari furono perseguitati dalla Chiesa. Il templare in questione è Guido Pallavicino, morto nel 1301, a coprire la sua tomba è una lastra in cui è riportato il cavaliere stesso vestito della sua armatura. E’ contornato da una scritta:

MARCHIO SEPULTUS MERITIS EST MARMORE SCULPTUS DET DATOR IPSE BONI REQUIEM PACEMQUE GUIDONI PELLAVICINO PRAENOMINE DE PEREGRINO MCCCI QUI DEDIT ABBATI PARTEM DE CURTE REDALTI.

La cui traduzione è:
"Il marchese sta qui sepolto, raffigurato nel marmo per i suoi meriti: Colui che dona ogni bene, dia pace e riposo a Guido Pallavicino della famiglia di Pellegrino, morto nel 1301, che donò all'Abate la proprietà della corte di Redalto".


La tomba del cavaliere templare

Ogni 15 agosto...
I Templari come si sa, erano strettamente legati a figure di matematici, astronomi ed architetti e non a caso l’abbazia, ordinata dalla stessa famiglia di Guido Pallavicino, reca una struttura geometricamente particolare. Infatti il 15 agosto di ogni anno la luce che penetra dal rosone andrebbe a colpire una particolare lunetta dedicata alla Vergine. Alla Madonna era un tempo dedicata la chiesa, passata poi a San Bernardo nel XV secolo e alla Madonna erano devoti i Templari. Inoltre la chiesa è stata concepita sui parametri di Chiaravalle della Colomba, a ulteriore dimostrazione del legame di Bernardo da Chiaravalle con i cavalieri Templari, da lui sempre non solo difesi ma anche stimati.

L'attentato a Ferdinando di Borbone
Accanto a Guido Pallavicino vi è la tomba di Ferdinando di Borbone, ultimo duca di Parma, morto a Fontevivo il 9 ottobre 1802, qui seppellito in un’arca in marmo di Carrara ed in marmo verde, progetto dell'architetto spagnolo Francesco Lopez. Nell'urna è racchiuso il corpo del duca, mentre il cuore è conservato nella cripta della Chiesa della Steccata. I due geni alati, ai lati dell'arco, rappresentano la pace e la giustizia e le figure allegoriche nell'architrave le virtù del sovrano. Pare che subito dopo la visita a Colorno si sia sentito male in seguito ad aver bevuto una limonata offertagli dall'economo del collegio del vescovo Turchi. Dopo giorni di agonia morì, confermando il sospetto di avvelenamento da parte dei Farnese, dato che già qualche tempo prima aveva subito un attentato di assassinio fallito, sempre al Palazzo di Colorno. Il rifiuto di Ferdinando di accettare le decisioni del trattato di Aranjuez, per cui il ducato sarebbe dovuto passare sotto il controllo francese e di rinunciare alla sovranità sullo stato aveva reso scomoda la sua presenza. L'autopsia non trovò tracce di veleno, ma ciò non scagiona totalemente i suoi nemici che consideravano il fatto come un "infausto avvenimento". La scomparsa di Ferdinando, che godeva di enorme popolarità, fu compianta dai sudditi.


Questa è la copia della tompa del cavaliere templare realizzata per un museo



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